Una casa farmaceutica francese ha aumentato i farmaci antitumorali del 1500%, la denuncia di Pedicini (M5S).

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La multinazionale francese Aspen Pharma ha aumentato fino al 1500 per cento il costo di alcuni importanti farmaci salva-vita e antitumorali distribuiti in Italia.

Per denunciare la gravissima situazione e per sollecitare che intervenga la Commissione europea, gli eurodeputati del M5S Piernicola Pedicini e Eleonora Evi hanno presentato un’interrogazione in cui è stato chiesto all’organismo esecutivo di Bruxelles di utilizzare i suoi poteri per verificare se può porre fine a tale violazione.

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Inoltre, considerato che non viene rispettato l’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, è stato domandato alla Commissione di far anche sapere se gli aumenti del costo dei medicinali suddetti sono avvenuti anche in altri paesi dell’Ue e se la situazione verificatasi potrebbe causare una carenza di tali farmaci.

L’interrogazione di Pedicini e Evi è stata presentata dopo aver appreso che il 14 ottobre scorso l’Autorità antitrust italiana ha multato Aspen Pharma per 5 milioni di euro per aver abusato della sua posizione dominante e per aver fissato prezzi non equi per un gruppo di farmaci salva-vita e farmaci antitumorali insostituibili come Alkeran (melfalan), Leukeran (clorambucile), Thioguanin (tioguanina) e Purinethol (mercaptopurina). Questi prodotti non hanno un sostituto diretto e, nonostante il fatto che i loro brevetti siano scaduti da tempo, non esistono delle versioni generiche disponibili.

Da precisare, che dopo l’acquisto di questo gruppo di farmaci da GlaxoSmithKline, Aspen Pharma ha iniziato negoziati con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per ottenere un significativo aumento dei prezzi, nonostante l’assenza di qualsiasi giustificazione economica valida.

Attraverso questa strategia negoziale, che ha incluso la minaccia di interrompere la fornitura di tali farmaci per il mercato italiano, Aspen ha ottenuto un aumento di prezzo che varia tra il 300 e il 1500 per cento.