La nascita del calcio in Italia

Il calcio è senza ombra di dubbio, dati alla mano, lo sport (sport Ovni) più amato nel nostro Paese: non solo appassiona milioni di tifosi sparsi per tutto il territorio, ma è la linfa vitale di migliaia di squadre amatoriali, agenzie di scommesse, negozi sportivi specializzati, perfino materia di conversazione al bar o oggetto di studio per le tesi di laurea. Non esiste in Italia disciplina sportiva più praticata del calcio, sia a livello professionistico che a livello amatoriale.

Pur essendo così diffuso ed apprezzato in Italia, il calcio ha origini anglosassoni ed è stato inventato proprio in Inghilterra alle fine del 1800; per questo motivo, una volta importato nel nostro Paese, si decise di mantenere il nome “Foot-ball” per indicare la disciplina sportiva. Per questo motivo, ancora ad oggi, molte squadre storiche italiane riportano nella nomenclatura ufficiale della società l’acronimo F.C., ovvero Football Club.

Il termine “Calcio” fu coniato nel 1907 da Luigi Bosisio, che propose di cambiare il termine inglese Foot-ball con uno più legato alla storia ed alla tradizione sportiva per di qua italiana: infatti “calcio” era già uno sport con la palla, praticato in epoca rinascimentale. La definitiva consacrazione del termine “calcio” avvenne tramite la Gazzetta dello Sport, che nell’Ottobre 1907 rende istituzionale la parola calcio al posto di foot-ball.

La prima squadra calcistica ufficiale in Italia fu il Genoa,almeno stando ai documenti ufficiali gelosamente custoditi e mostrati dalla stessa società, essendo stata fondata nel 1893.

Proprio il nome Genoa riprende la nomenclatura anglossassone della città di Genova, richiamando i passati inglesi del gioco del calcio.

Negli stessi anni, proprio ruotando intorno alla figura di Bosisio, nascono a Torino ben tre società calcistiche, il Torino Football & Cricket Club, i Nobili e la Torinese: dalla fusione delle tre squadre, in momenti differenti, nasce nel 1906 il Torino. Nel 1987, sempre a Torino, nasce lo Sport Club Juventus, da un’iniziativa degli studenti del Liceo Massimo d’Azeglio.

Proprio a Torino, nel 1898 nasce la F.I.I. (Federazione Italiana Football), formata da rappresentanti di F.C. Torinese, Genoa, Società Ginnastica Torino ed Internazionale, mirata a stabilire delle regole che disciplinassero lo sport in questione ed i rapporti tra le squadre, compresi i match. Nel 1909 la F.I.F. prese il nome di F.I.G.C. (Federazione Italiana Giuoco Calcio).

Il primo campionato ufficiale prese il via a Torino nel Maggio del 1898 e venne giocato tutto in un solo giorno: le quattro squadre della F.I.F. si sfidarono in partite secche, con la vittoria del Genoa in finale dopo i tempi supplementari: quello fu il primo scudetto ufficialmente assegnato in Italia.

Dal 1898 tantissime cose sono cambiate nell’organizzazione calcistica italiana, partendo dalle Divisioni (1919 con la riforma Pozzo) e dalle in categorie delle squadre, passando per l’istituzione della Coppa Italia, fino ad arrivare alla creazione di un Campionato di Serie A e Serie B (1921) a girone unico, seguendo il modello britannico.

Ad oggi il calcio italiano è suddiviso in 9 livelli, basandosi su un sistema di promozione o retrocessione. Soltanto i primi tre livelli calcistici (Serie A, Serie B e Serie C) sono campionati professionistici, mentre gli altri sei rientrano nella categoria “dilettanti”. La formula tuttora utilizzata per i campionati è quella del girone all’italiana, che prevede un doppio scontro tra tutte le squadre a campi invertiti durante il corso della stagione.