Napoli, pari amaro a Firenze

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Il capolavoro su punizione di Kvaratshkeila serve a rendere solo meno amara la trasferta di Firenze per il Napoli che impatta 2-2 al Franchi. Una partita che la Fiorentina aveva ribaltato a fine primo tempo con l’uno-due micidiale di Biraghi e Nzola in risposta alla rete in apertura di Rrahmani.

Primo tempo al cardiopalma al Franchi dove non è mancato davvero nulla, ma la Fiorentina nell’arco di due minuti riesce a ribaltare il Napoli ed entrare negli spogliatoi per l’intervallo avanti 2-1.

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Sul banco degli imputati la fragile tenuta mentale di questo Napoli: va in vantaggio dopo appena 8 minuti con un colpo di testa di Rrahmani, ma al 40′ un fallo di mano di Lobotka regala una punizione da buonissima posizione che Biraghi insacca. Raggiunta, la squadra partenopea perde la testa, soprattutto Kvara che prima commette un fallo di frustrazione su Dodò e poi fa segno del cambio alla panchina.

La Fiorentina rimette subito il pallone in gioco e in un amen si trova in vantaggio avanti 2-1 grazie a Nzola.

La squadra di Calzona deve trovare la giusta tranquillità se vorrà rimettersi in corsa per l’Europa ora a rischio.

E’ uscito un nuovo Napoli dagli spogliatoi in grado di offendere e creare maggiori grattacapi alla squadra di Italiano tanto che al 57′ trova la rete del pari con una bella pennellata di Kvara. Politano colpisce anche un palo e fa venire i birividi a tutto il Franchi, ma non basta.

Il pari va bene alla Fiorentina, conserva l’ottavo posto che significa Europa davanti proprio al Napoli che resta a meno due.

Francesco Calzona, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di DAZN al termine del match pareggiato per 2-2 contro la Fiorentina.

Europa praticamente sfumata, cosa le fa più male?
Oggi mi fa male poco perché la squadra ha fatto la prestazione. Giocavamo contro la Fiorentina che non è una squadra da poco, una squadra con organico importante. La squadra mi è piaciuta per la prima mezz’ora, poi dopo il loro pareggio ci siamo disuniti per dieci minuti e abbiamo poi preso il secondo gol. Però il secondo tempo abbiamo alzato il baricentro praticamente di venti metri e abbiamo fatto secondo me una buona partita, abbiamo avuto occasioni da rete. Non abbiamo vinto, sappiamo che il nostro problema è che eravamo condannati a vincere e siamo condannati a vincere. Questo lo sappiamo e sicuramente non aiuta“.

In una giornata in cui c’è poco da rimproverare, c’è la fragilità difensiva che vi fa subire gol…
Oggi abbiamo preso gol su punizione e su un disimpegno errato, sicuramente perché non abbiamo dato soluzioni a Mazzocchi. Sono cose che possono capitare. Onestamente lo score dice che la Fiorentina ha avuto tre occasioni da gol, in due ha fatto gol: 66%. A noi condanna questo, perché succede sempre così. Abbiamo una media altissima sull’occasione dell’avversario dove prendiamo gol. Purtroppo è così, però accontentiamoci del pareggio e della prestazione“.

Nel secondo tempo la squadra è cambiata di nuovo, durante l’intervallo su cosa hai lavorato?
Ho detto che praticamente ci siamo abbassati un pochino troppo, è una cosa che non puoi permettere alla Fiorentina perché è una delle squadre che gioca di più nella metà campo avversaria e che riconquista più palloni. Per cui dovevamo rialzarci e infatti ci siamo alzati di venti metri. Ho detto che non era possibile fare una prestazione a lunghi tratti di livello e uscire dal campo a fine primo tempo essendo un gol sotto. I ragazzi hanno recepito, ma è chiaro che in questa squadra abbiamo questi limiti. Tante volte prendiamo gol all’inizio della partita com’è successo a Bologna ma anche in altre partite, o li prendiamo alla fine a tempo scaduto com’è successo tre-quattro volte. Per cui dei limiti ce li abbiamo, però oggi la squadra è stata ordinata, alta per mezz’ora del primo tempo e per tutto il secondo tempo. Diciamo che sono contento della prestazione. Per me i risultati arrivano solo facendo prestazioni di livello, se non fai la prestazione e vinci la partita è solamente un caso, la prossima sei condannato a perdere“.

Si è parlato tanto di ricostruzione in questi giorni, ma c’è qualcosa che il Napoli deve conservare?
A questo ci deve pensare la società per il prossimo campionato. Avranno le loro strategie, per cui ne ha parlato il presidente e nessun altro. Avranno le loro strategie e sapranno cosa fare per ridare vitalità a questa squadra e per tornare nelle posizioni che gli competono“.

De Laurentiis ha detto che se Kvaratskhelia andrà via se ne farà una ragione
Kvara non lo scopro io, è un giocatore importante. Poi è chiaro che è un ragazzo giovane e a volte non fa la prestazione, ma sono giocatori che hanno qualità sopra la media, vanno aspettati e devono crescere. È un ragazzo che ha 22 anni, secondo me per margini di miglioramento è quasi un campione. Poi quello che ha detto il presidente onestamente non lo commento perché sono affari della società e problemi suoi“.