Il sabato della fotografia, terzo appuntamento in Sala Assoli.

Che cos’hanno in comune Cesare Accetta, Fabio Donato e Pino Miraglia? Di certo la passione per il teatro. Sono, anche, tre fotografi di scena legati al teatro in modo indissolubile, che attraverso la fotografia hanno tentato di narrare altro dalla canonica foto di scena fino a fondere i due linguaggi in personalissimi percorsi visivi. Sabato 9 febbraio alle ore 11,30 in Sala Assoli saranno protagonisti del terzo appuntamento della rassegna “Il sabato della fotografia”, un incontro coordinato e moderato dal critico teatrale Giulio Baffi. Il confronto è anche un piccolo viaggio, frutto di testimonianze decisamente trasversali, sugli umori, le evoluzioni e i protagonisti del teatro degli ultimi decenni.

“Il teatro è stato il soggetto funzionale della mia ricerca sulla fotografia e sulle molteplici possibilità di utilizzo creativo della luce” dice Cesare Accetta, che, attivo dagli anni ’70, ha scelto di indagare visivamente l’ambiente del teatro d’avanguardia dei primi anni ‘80 a Napoli raccontato attraverso lo studio della luce in relazione agli attori. Dal decennio successivo a oggi si è cimentato come light designer negli spettacoli teatrali partecipando anche all’allestimento di mostre d’arte, illuminazione d’eventi, spettacoli di teatro e lirica. Ultimo approdo, il cinema, come direttore della fotografia.

Si dichiara apertamente un fotoreporter della cultura, Fabio Donato, da più di quarant’anni impegnato in un percorso di ricerca sulla storicizzazione dei linguaggi artistici (arti figurative, teatro). “il mio rapporto con lo spettacolo – dice – è finalizzato alla comprensione, da parte di chi osserva le mie immagini, delle intenzioni della regia. Parallelamente lavoro molto sulla fase di costruzione dello spettacolo perché la considero quella veramente creativa”. In un percorso parallelo ha approfondito temi come la sospensione del tempo, la soglia come linea di demarcazione tra spazi, tempi, dimensioni mentali contrapposte.

“Il teatro me lo porto in tasca, sempre e comunque. E’ l’idea personale che hai di qualcosa: tale e quale alla fotografia, dice Pino Miraglia. Formatosi nell’ambito del teatro di ricerca e di figura degli anni ’80 nel ruolo di attore e datore luci, ha cominciato nel 1989 a occuparsi di immagine e comunicazione visiva come fotografo e regista. Con lo spettacolo del 1994 “Distanze” inizia a farsi  promotore di diverse iniziative fotografiche e culturali volte a promuovere e diffondere la foto d’autore a Napoli e la contaminazione tra i diversi linguaggi artistici. Nel 2000 fonda camerachiaraimage, che si occupa di promuovere e diffondere la fotografia e l’immagine d’autore a Napoli.

Gli appuntamenti della rassegna proseguiranno sabato 16 febbraio con LAB, il Laboratorio irregolare di Antonio Biasiucci; sabato 9 marzo  con Tano D’Amico,  narratore visivo del dissenso sociale degli anni Settanta; sabato 16 marzo con Esodo, incontro sull’immigrazione attraverso le immagini di Massimo Cacciapuoti, Aniello Barone e Giulio Piscitelli .

 

 

Gli incontri si terranno presso la SALA ASSOLI in Vico Lungo Teatro Nuovo, 110 – Napoli – tutti i sabato in programmazione alle 11.30 e sono tutti ad ingresso gratuito#

 

Workshop e laboratori si terranno presso PALAZZO FONDI in Via Medina, 24 – Napoli