Boccaccio del futuro: massimi esperti e giovani studiosi si riuniscono a San Domenico Maggiore

Tra pochi giorni Napoli ospiterà un incontro in cui i massimi esperti di Boccaccio dialogheranno con giovani studiosi che presenteranno i risultati delle loro ricerche sulle opere più importanti del grande autore del Trecento.

L’appuntamento, dal 21 al 23 novembre, si svolgerà nella prestigiosa Sala del Capitolo del Convento di San Domenico Maggiore, con il Convegno dal titolo La tradizione delle opere di Boccaccio. Cantieri aperti e prospettive di ricerca, promosso dalla Scuola Superiore Meridionale, dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, autorevoli istituzioni di ricerca e di alta formazione scientifica.

A Napoli Boccaccio ha trascorso gli anni della giovinezza e della formazione letteraria; e proprio a Napoli una nuova generazione di studiosi – dottorandi, assegnisti e ricercatori – si riunirà per gettare le basi del “Boccaccio del futuro”. L’incontro con i massimi esperti di Boccaccio favorirà suggerimenti e critiche costruttive per indirizzare al meglio, sul piano scientifico, le loro indagini: dal “cantiere aperto” si attendono infatti approfondimenti di metodo e novità di risultati, sia nella definizione dei testi sia nello studio della lingua e delle fonti delle opere boccacciane.

Il Convegno sarà introdotto dalla prof.ssa Giovanna Frosini presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e dal prof. Andrea Mazzucchi, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II e coordinatore del Dottorato di Ricerca in “Testi, tradizioni e culture del libro” della Scuola Superiore Meridionale.

“Si consolida l’importante collaborazione tra l’Ente Boccaccio, la Scuola Superiore Meridionale e l’Università degli Studi di Napoli Federico II favorendo un contributo scientifico quale elemento fondamentale di ricerca a vantaggio della comunità internazionale degli studi boccacciani. Molti studiosi presenti infatti si sono formati grazie al sostegno dell’Ente, avendo partecipato alla scuola estiva e al seminario annuale, e porteranno spunti di discussione e approfondimento linguistico. In questa ottica presenteremo anche la relazione sul VocaBo, il vocabolario online della lingua di Boccaccio, come contributo alla volontà di ampliare questa piattaforma di dialogo e in previsione delle celebrazioni, nel 2025, per i 650 anni dalla morte del poeta, appuntamento al quale ci stiamo avvicinando con una intensa attività scientifica ed editoriale”, così la prof.ssa Giovanna Frosini presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio.

“Dopo il completamento dell’Edizione Nazionale avvenuto nel 1999, che sigillava una gloriosa stagione di studi, le ricerche sulla tradizione del testo e le sue implicazioni storico culturali, su nuove soluzioni editoriali per le opere di Boccaccio, sia volgari che latine, insieme con rigorose indagini di natura storico-linguistica e letteraria non hanno registrato alcuna flessione e, anzi, numerose e importanti novità stanno emergendo soprattutto grazie all’impegno di una giovane generazione di studiosi, ha sottolineato il prof. Andrea Mazzucchi, direttore del Dip.to di Studi Umanistici della Federico II e coordinatore del Dottorato di Ricerca in “Testi, tradizioni e culture del libro” della Scuola Superiore Meridionale.

Il Convegno, realizzato in fruttuosa collaborazione tra la Scuola Superiore Meridionale, il Dip.to di Studi Umanistici della Federico II e l’Ente Boccaccio e che sarà ospitato nelle suggestive sale del Complesso monumentale di San Domenico a Napoli, intende tracciare un bilancio dei risultati finora conseguiti e ragionare sulle inedite prospettive di ricerca che consentiranno una rinnovata fruizione e una migliore interpretazione dell’affascinante percorso intellettuale del certaldese”.

“La tre giorni accoglierà molti giovani studiosi che in questi anni hanno lavorato con grande dedizione, impegno alle opere di Boccaccio sul versante filologico, linguistico e storico-letterario, grazie al sostegno delle Università italiane e dell’Ente Boccaccio, ha dichiarato il prof. Maurizio Fiorilla vice presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio. L’incontro permetterà di fare il punto su ricerche che sono in dirittura di arrivo – e saranno pubblicate a breve – ma anche di ragionare su nuove indagini che potranno nel tempo contribuire non solo alla realizzazione di nuove edizioni critiche di opere boccacciane ma anche offrire materiali per rileggerle e interpretarle in tutta la loro complessità e profondità culturale”.

Il Convegno è organizzato da quattro giovani studiosi Chiara Ceccarelli, Lorenzo Giglio, Enrico Moretti e Raffaele Vitolo che insieme ai loro colleghi Antonino Antonazzo, Cosimo Burgassi, Silvia Finazzi, Niccolò Gensini, Ettore Grandoni, Angelo Piacentini, Veronica Ricotta, Valentina Rovere, Alessia Tommasi, Flavia Volpe, Marina Zanobi, avranno modo di illustrare i più recenti risultati delle loro ricerche e di confrontarsi sulle opere di Boccaccio con i maggiori specialisti ovvero Luca Azzetta, Monica Berté, Alessio Decaria, Irene Iocca, Maurizio Fiorilla, Giovanna Frosini, Carla Maria Monti, Marco Petoletti, molti dei quali fanno parte del Consiglio Scientifico dell’Ente Boccaccio.

Le giornate ospiteranno, inoltre, la lettura della novella III 6 del Decameron da parte della compagnia teatrale “L’Oranona Teatro” di Certaldo, e saranno concluse dalla presentazione, a cura di Giancarlo Alfano e Monica Berté, del volume cinquantesimo della rivista “Studi sul Boccaccio”.

I lavori potranno essere seguiti anche a distanza via zoom attraverso il link presente sulla locandina dell’evento.