Vedi Napoli Sacra e Misteriosa… e poi torni, Storie di donne nei luoghi della fede, della cura e del mistero

Presentata nella Sala conferenze del Palazzo Arcivescovile in Largo Donnaregina, la seconda edizione di “Vedi Napoli Sacra e Misteriosa… e poi torni”, il progetto promosso e sostenuto dall’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, realizzato quest’anno in collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli.

 

Cinque itinerari gratuiti, in programma dal 2 novembre al 17 dicembre, con diciannove visite guidate su “Storie di donne nei luoghi della fede, della cura e del mistero”, pensati dalla storica e teologa Adriana Valerio, delegata arcivescovile per il laicato. Alcune date sono riservate esclusivamente ai turisti che pernotteranno in città. I partecipanti saranno accompagnati da guide in lingua italiana e inglese e i posti si potranno prenotare on line attraverso i canali social ufficiali Facebook e Instagram di “Vedi Napoli Sacra e Misteriosa”, mandando un messaggio in posta privata.

 

Presentato anche il programma della rassegna “Napoli: la Chiesa dalla parte delle Donne” con Padre Francesco Beneduce SJ, vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi metropolitana di Napoli.

I percorsi proposti in “Vedi Napoli Sacra e Misteriosa… e poi torni” e la rassegna “Napoli: la Chiesa dalla parte delle Donne” trovano un punto di incontro nella centralità della figura femminile nella Chiesa.

 

«Il turismo esperienziale – dichiara l’assessore Teresa Armato – è sempre più ricercato dai visitatori italiani e stranieri che ormai scelgono Napoli in ogni periodo dell’anno. Ecco il perché di un programma di eventi che parte il 2 novembre e si conclude il 17 dicembre, prima di dare spazio al calendario natalizio. La collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli rende questa seconda edizione di “Vedi Napoli Sacra e Misteriosa… e poi torni” particolarmente interessante nell’ottica di valorizzare l’identità della città legata a spazi più o meno noti ma sempre con tante storie da raccontare, quest’anno avendo come filo conduttore le donne –. Abbiamo realizzato brochure in italiano e in inglese, qrcode con il programma, il collegamento ai nostri social e date in cui ci aspettiamo la presenza di turisti grazie anche alla sensibilizzazione delle associazioni di categoria che contano al loro interno hotel e strutture dell’extralberghiero. I cinque itinerari ideati dalla professoressa Adriana Valerio offrono proprio a cittadini e turisti l’opportunità non solo di visitare luoghi sacri, ricchi di saperi e misteri, ma anche di conoscere e approfondire alcune figure femminili che hanno segnato la storia di questi luoghi. Penso al Monastero di Santa Chiara e a quello delle Monastero delle Clarisse; agli istituti Santa Maria di Gerusalemme e Santa Maria Regina Coeli Antida Thouret. Alle Catacombe di San Gennaro, dove si potranno ammirare i due affreschi di Cerula e Bitalia, testimonianza della presenza autorevole delle donne nel cristianesimo antico. Mentre al Museo Archeologico Nazionale di Napoli ci sarà l’opportunità poi di raccontare le donne della Magna Grecia».

 

«L’Assessorato al Turismo del Comune e l’Arcidiocesi di Napoli intendono dare visibilità a figure femminili che hanno conferito lustro alla città partenopea e fare memoria dei luoghi, da loro fondati o vissuti, che costituiscono un patrimonio da riscoprire e visitare – dichiara la professoressa Adriana Valerio –. L’Arcidiocesi di Napoli apre alcuni suoi preziosi scrigni affinché siano visitati da persone sensibili alla dimensione spirituale espressa nella storia dalle donne napoletane. Immenso è il patrimonio religioso e culturale segnato sia dalle tante protagoniste (fondatrici, benefattrici, operatrici di carità, artiste), sia da quei luoghi in cui è stata forte la presenza femminile attraverso l’esperienza della fede (monasteri, conventi), la dimensione della cura (ospedali, ritiri, conservatori) e le attività culturali (cenacoli, salotti, botteghe d’arte) che costituiscono ancora oggi preziose testimonianze di una città affascinante e misteriosa. Per questo, attraverso i cinque itinerari si vuole iniziare a ridisegnare la comprensione dello spazio sacro della città».

 

ITINERARIO 1

Dai luoghi del potere a quelli del silenzio

2-9-16-27 novembre

Partenza Piazza del Gesù – ore 9.30 (durata 2 ore)

Visite guidate:

  • Monastero di Chiara (chiostro)
  • Monastero delle Clarisse
  • San Francesco delle Monache (oggi centro culturale, denominato Domus ARS)

Soggetti femminili: Sancha d’Aragona, Giulia Gonzaga, le attuali clarisse e i loro dolci.

L’incontro con le Clarisse del Monastero di clausura di Santa Chiara e l’ascolto della loro esperienza di deserto, contemplazione e preghiera aprono questo itinerario che, partendo dal presente, vuol fare memoria del ruolo giocato a Napoli dalla regina Sancha, fondatrice dell’Ostia santa (conosciuta come monastero di Santa Chiara), simbolo del potere religioso e politico della casa angioina. Si prosegue con una visita al famoso grande chiostro maiolicato del ‘700, testimonianza degli antichi fasti delle “signore monache”, e, infine, ci si ferma presso «San Francesco delle Monache», anch’esso fondato dalla regina Sancha, dove in pieno ‘500 la nobile Giulia Gonzaga, indagata dall’Inquisizione, riuniva un circolo segreto per discutere della riforma della Chiesa.

 

ITINERARIO 2

I Misteri del chiostro napoletano

8-10-21 novembre

Partenza Piazza San Domenico Maggiore ore 8.45 (durata 2 ore)

Visite guidate:

  • Chiostro San Marcellino e Festo (Federico II)
  • San Gregorio Armeno

Soggetti femminili: Fulvia ed Enrichetta Caracciolo, Santa Patrizia e il suo sangue

Accompagnati dalla lettura di alcuni brani del Diario del ‘500 della monaca Fulvia Caracciolo e de I Misteri del chiostro napoletano, opera risorgimentale della benedettina Enrichetta Caracciolo, si visiteranno la chiesa e il chiostro di uno dei monasteri più antichi e famosi di Napoli: S. Gregorio Armeno. La storia centenaria del monastero ne fa uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi della città anche grazie alla    presenza del reliquiario del sangue di Santa Patrizia, compatrona di Napoli, che, come quello di San Gennaro, si scioglie regolarmente a protezione della città.

 

ITINERARIO 3

Le donne e la cura (dell’anima e del corpo)

3 e 30 novembre – 8 e 15 dicembre

Partenza Porta San Gennaro Piazza Cavour ore 9.30 (durata 3 ore circa)

Visite guidate:

  • Santa Maria di Gerusalemme (le 33) Maria Longo
  • Santa Maria Regina Coeli Antida Thouret
  • Santa Maria degli Incurabili visita al Museo di arti mediche

 Soggetti femminili: Maria Longo, Antida Thouret

Due straniere, la catalana Maria Longo e la francese Giovanna Antida Thouret, hanno lasciato il loro segno nella città di Napoli dedicandosi alla cura dei malati. Maria Longo ha fondato nel ‘500 il più grande ospedale del Mezzogiorno, gli Incurabili, e la Thouret si è messa al servizio di questo nosocomio nell’800 innovando l’assistenza infermieristica. La visita nei due istituti nei quali hanno vissuto, il monastero cappuccino di clausura s. Maria di Gerusalemme (fondato dalla Longo) e quello di S. Maria Regina Coeli (dove la Thouret ha operato), si arricchirà grazie a un incontro con il medico Gennaro Rispoli, presidente dell’Osservatorio permanente per il Centro Storico di Napoli sito Unesco il quale, grazie ai suoi approfondimenti, ci farà scoprire segreti e misteri tra magia e scienza, all’interno del Museo delle arti mediche.

 

ITINERARIO 4

Le catacombe di San Gennaro: l’autorità femminile alle origini del Cristianesimo

4 e 11 novembre (ore 10) – 2 dicembre (ore 9.00) e 9 dicembre (ore 10.00) 

Appuntamento presso l’entrata delle Catacombe (durata 2 ore)

Visita guidate alle Catacombe di San Gennaro

Soggetti femminili: Cerula e Bitalia

La visita nel sottosuolo di Napoli, attraverso le aree cimiteriali delle Catacombe di San Gennaro, conduce alle origini del cristianesimo. In un percorso pieno di fascino, ci si soffermerà davanti ai due affreschi, databili tra il V e il VI secolo, che raffigurano le due donne Bitalia orante e Cerula tra i Santi Pietro e Paolo, testimonianze discusse ancora oggi dagli studiosi della presenza autorevole delle donne nel cristianesimo antico. Diaconesse con incarichi pastorali? O semplici nobili e autorevoli matrone?

 

ITINERARIO 5

Donne della Magna Grecia tra riti, misteri e iniziazioni

5 e 19 novembre – 3 e 17 dicembre

Appuntamento presso l’entrata del Museo ore 10.00 MANN (durata 2 ore)

Visita Museo MANN

Neapolis, con la sua religiosità, le sue manifestazioni del sacro e i suoi misteri, precede l’era cristiana. A partire dal mito di fondazione, che ha come protagonista un essere misterioso, la Sirena Partenope, l’incontro al MANN offre l’opportunità di parlare delle donne della Magna Grecia e dei multiformi aspetti del sacro nella Neapolis greco- romana, attraverso l’esposizione di reperti rari e gli autorevoli approfondimenti della professoressa Giovanna Greco.

« … la presenza [delle donne] nella Chiesa deve essere più incisiva soprattutto nei diversi luoghi dove vengono prese le decisioni importanti».

 

Così l’arcivescovo don Mimmo Battaglia ha espresso, già il primo ottobre dello scorso anno, la necessità di una reale attenzione alla donna e al suo ruolo da parte della Chiesa di Napoli.

Questa volontà è ora messa in pratica da una serie di percorsi inclusivi, interreligiosi e interculturali, aperti a tutta la comunità, ecclesiale e non, che restituiscono alla donna un ruolo centrale, finora non sempre riconosciuto.

 

Tra le prime iniziative, incontri sulla Bibbia, interpretata da studiose di fede cattolica, protestante ed ebrea, rivolti a chiunque voglia accostarsi senza pregiudizi al testo sacro. Da qui il titolo evocativo «La Parola alle donne. Letture e interpretazioni inclusive» per un ciclo di lezioni che sarà fruibile sia in presenza che in collegamento web, gratuito, e con già all’attivo più di 700 iscrizioni a distanza e oltre 100 in presenza, dai 20 agli 80 anni, provenienti da tutta Europa. Li inaugura don Mimmo Battaglia il giorno 3 novembre 2023, presso S. Gregorio Armeno, alle ore 17:30.

 

Ancora, cinque Diocesi italiane, dal nord e dal sud della penisola, Cassano allo Ionio, Catania, Napoli, Palermo e Verona, si sono unite con l’obiettivo di creare una sorta di sororità ecclesiale («Sorelle Diocesi: comunità ecclesiali in rete»),  attraverso una rete di condivisione per aprirsi allo scambio di buone pratiche sul territorio e alla messa in comune di idealità e prospettive relativamente alla presenza femminile nelle singole diocesi per promuovere i ministeri e le corresponsabilità delle donne nella comunità ecclesiale e civile.

 

Centrale diventa, in tal senso, la tecnologia e, in particolare, il sito web «Donne in dialogo nella Chiesa di Napoli. Protagoniste Luoghi Itinerari» (www.chiesadinapoli.it/donne), nato per far conoscere il patrimonio religioso, culturale e sociale che le donne hanno lasciato nella città di Napoli. Si guarda al passato e al ruolo già fondamentale della donna per costruire un presente inclusivo. Il sito avrà una sua declinazione social sulle pagine Instagram e Facebook @donnechiesanapoli e si aprirà ancora di più al pubblico e ai giovani attraverso una serie di visite guidate che racconteranno argomenti inediti e luoghi inesplorati della storia religiosa femminile di Napoli, normalmente assenti dai percorsi turistici della città.

 

Nel solco del dialogo interculturale e interreligioso, «Donne e religioni nel dialogo della solidarietà» vuole creare un osservatorio permanente per incontri di culture, diritti e solidarietà. Il primo appuntamento, che si terrà nella Biblioteca Nazionale di Napoli, Sala Rari, il 21 novembre 2023, alle ore 16:00, vedrà rappresentanti di comunità cattolica, ortodossa, valdese-metodista, luterana, ebraica, musulmana e dell’esercito della salvezza. Anche qui sarà presente l’Arcivescovo.

Infine, «Sguardi di donne» è un concorso fotografico nato per sensibilizzare, attraverso gli scatti di giovani talenti dai 13 ai 21 anni di entrambi i sessi, l’opinione pubblica verso una cultura della responsabilità e del rispetto per le donne. La mostra fotografica è dedicata a Nina Moscati, sorella di Giuseppe, del quale ha condiviso gli ideali di fede e di solidarietà.