A Napoli autocarri e autobus alimentati a gasolio superano il 90%, ma l’elettrico prova a farsi strada

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Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Campania nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro[1].

Dall’analisi emerge che nella Provincia di Napoli un mezzo su cinque ha meno di 5 anni ma il parco risulta ancora troppo anziano e per lo più alimentato a gasolio.

Immatricolazioni: la provincia di Napoli segna una timida crescita

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia nel 2022 hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.

La Campania segue la scia negativa e segna un calo del 5,5%, immatricolando 2.398 nuovi mezzi, 140 unità in meno rispetto al 2021.

La Provincia di Napoli, al contrario, registra una crescita assai timida e tocca lo 0,7%, immatricolando solo 6 mezzi in più dell’anno precedente (836 nuove targhe).

 

Anche il settore del trasporto persone a livello nazionale mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.

Uno scenario simile si presenta anche in ambito locale: la Campania registra un calo pari al 9,4% (il corrispettivo di 376 targhe, 39 in meno rispetto al 2021).

La Provincia di Napoli, anche in questo caso, è in controtendenza rispetto all’andamento regionale e segna un aumento del 2,7% con 344 nuove unità.

 

Alimentazione: Provincia di Napoli, il parco circolante è alimentato per lo più a gasolio

Per quanto concerne l’alimentazione, nel 2022 la situazione nazionale del parco circolante per il settore del trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una lieve crescita dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido (1,4% del 2022 rispetto a 1,3% del 2021), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%). La Campania vede l’elettrico a quota 0,1% e l’ibrido allo 0,3%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (90,7% del parco).

Nel territorio napoletano i dati sono in linea con la media regionale con la percentuale di mezzi elettrici e ibridi che si attestano rispettivamente allo 0,1% e allo 0,4%. I mezzi a gasolio toccano l’87,8%. Da sottolineare il dato dell’8,2% di mezzi alimentati a benzina, il più alto della Regione.

 

Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%). Per le fonti alternative, la Campania presenta un panorama invariato rispetto al 2021: l’elettrico segna sempre lo 0,2% e l’ibrido è ancora a quota zero. Il gasolio tocca il 96% e il metano sfiora il 3%. La Provincia di Napoli presenta un parco circolante composto quasi esclusivamente da mezzi a gasolio (94,1%). I mezzi a benzina sono lo 0,7%, in linea con la media regionale, mentre per gli autobus alimentati a metano si registra il dato più alto con il 4,6%. Le fonti alternative mettono a segno uno 0,3% per l’elettrico mentre gli ibridi restano a quota zero.

 

Categoria Euro: nella Provincia di Napoli le categorie Euro 0 toccano il 24% sia per autocarri che per autobus

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che insieme raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciononostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.

La situazione in Campania è più delicata in quanto il parco è composto per la maggior parte da Euro 0 che, da soli, superano il 24%. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 toccano il 44,5%. La percentuale si dimezza considerando le classi meno inquinanti che toccano il 23,6%.

In Provincia di Napoli la quota di Euro 0 – 2 sfiora il 46%. Le categorie Euro 5 ed Euro 6 segnano rispettivamente il 9,7% e il 15,1%, anche in questo caso con valori sopra la media regionale seppur marginalmente.

 

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Ben sopra la media nazionale, in Campania gli Euro 0 rappresentano un quarto del parco, mentre gli Euro 5 ed Euro 6 crescono e superano il 32%.

Nella Provincia del capoluogo, il tasso di Euro 0, 1 e 2, arriva complessivamente al 37,6% e i soli Euro 0 toccano il 24,6%. Le classi meno inquinanti fanno segnare i valori più alti in Campania, superando complessivamente il 40%.

 

Anzianità: nella Provincia di Napoli un mezzo su 5 ha al massimo 5 anni

Nell’analisi per fasce di anzianità, nel 2022 il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante). Anche in Campania la fascia d’età è quella dei 20-30 anni (21,6%). Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si abbassano: un mezzo su 5 ha al massimo 10 anni e solo l’1,8% ha un anno. La Provincia di Napoli traina la media regionale sia per la quota di autocarri con massimo 10 anni, che supera il 21%, sia per la quota di mezzi con età superiore ai 20 anni che copre quasi la metà del parco.

 

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In Campania la fascia di oltre 20 anni supera il 44% e i mezzi giovani (massimo 5 anni) coprono il 21,4%.

La Provincia di Napoli conquista il podio per la quota di mezzi giovani, da 0 a 5 anni (21,4%), mentre la percentuale di autobus oltre i 20 anni arriva al 38,3%.

[1] Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI

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