Dati Istat su povertà, Capone (Ugl): “Sostenere lavoratori e imprese per evitare spettro recessione”.

“Il quadro delineato dall’Istat nel “Rapporto annuale 2022. La situazione del Paese”, desta forti preoccupazioni. Allarma la crescita della povertà assoluta che dal 2005 al 2021 è più che raddoppiata coinvolgendo da poco più di 800mila a 1 milione 960mila famiglie. Il report fotografa i rischi per la ripresa legati al prolungarsi della guerra, alla crescente inflazione, agli effetti dei cambiamenti climatici, all’acuirsi delle diverse forme di disuguaglianza. L’impatto della pandemia sul mercato del lavoro è stato impressionante considerato che il 55,5% della caduta occupazionale ha riguardato i lavoratori dipendenti a termine (-402mila rispetto al 2019), e gli indipendenti (-233mila) mentre tra gli occupati a tempo indeterminato il calo non ha superato le 90mila unità. La minaccia della perdita di potere d’acquisto per le famiglie a causa della spirale inflazionistica impone interventi immediati a sostegno di lavoratori e imprese volti a innescare uno schock economico senza precedenti al fine di scongiurare lo spettro di una recessione e salvaguardare la tenuta sociale del Paese”.

Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al “Rapporto annuale 2022. La situazione del Paese” presentato dall’Istat.