Insulti di De Luca ai giornalisti, insorge il Sindacato: vorrebbe le folle plaudenti.

De Luca come Di Maio insulta i giornalisti. Ormai è diventato lo sport nazionale di una politica incapace di confrontarsi non solo con le opposizioni ma con la realtà stessa.

Il governatore, in difficoltà, torna a sparare nel mucchio, critica i cinque stelle ma muove accuse generiche e strumentali come loro.

Non si è accorto che da qualche decennio è finito il tempo dei politici che parlando dai balconi alle folle plaudenti.

Il presidente della Regione è allergico alle domande, alle quali dovrebbe rispondere, e parla della sanità campana come se stesse parlando di quella Svizzera. Ma i cittadini fanno tutti i giorni i conti con le barelle nei corridoi, con le liste d’attesa infinite, con gli esami diagnostici da pagare perché è finito il budget a disposizione, con l’emigrazione verso altre regioni. Un uomo delle istituzioni dovrebbe sapere che insultare i giornalisti è un atto irresponsabile.

Tuttavia, meglio essere nell’80% dei giornalisti che danno fastidio a De Luca, i farabutti, che tra quelli che gli sono graditi, perché evidentemente non stanno facendo bene il loro lavoro.

È quanto affermano in una nota la Federazione della Stampa italiana (FNSI) e il Sindacato unitario giornalisti della Campania (SUGC).