Festival delle Ville Vesuviane – Progetto 700 Teatro, musica e danza

Il Festival delle Ville Vesuviane nella sua XXXIV edizione segna con successo la sua seconda settimana di attività. Giunto alla sua trentaquattresima edizione, è promosso dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane, presieduta da Gennaro Miranda, con il contributo della Regione Campania e del Ministero della Cultura. A firmare il cartellone, il Direttore Artistico Giuseppe Dipasquale, regista e commediografo italiano conosciuto alla platea nazionale e già direttore del Teatro Stabile di Catania e attualmente Direttore artistico del BarbablùFest, Morgantina. Si prosegue nell’alveo del Teatro d’Arte e di Cultura con il progetto del rinnovato Festival delle ville vesuviane che si richiama alle origini della manifestazione. Anche quest’anno il filo conduttore rimane l’idea legata al “Progetto 700” in quanto valorizzazione del patrimonio architettonico delle Ville, firmate da grandi architetti come Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga, che fanno da contenitore ad un carosello di spettacoli di qualità e di sicura fascinazione per il numeroso pubblico legato al Festival.
Tanti e di spicco gli appuntamenti che si succederanno dal 18 luglio nella magnifica e suggestiva esedra di Villa Campolieto. Il 18 luglio, alle h.21 si riparte con la musica: I Siciliani. Vero succo di poesia, di Ninni Bruschetta e Cettina Donato con la BIM Orchestra, diretta da Cettina Donato. E’ uno speciale progetto discografico che nasce e si concretizza come un omaggio, in musica e parole, all’arte e alla poesia dello scrittore siciliano Antonio Caldarella, scomparso nel 2008. STORIE DI JAZZ, DI POESIA, DI ALCOL  «Abbiamo cantato il viaggio e il sogno visionario di un grande artista» raccontano Donato e Bruschetta, con loro in scena Giuseppe Tortora, Dario Cecchini, Dario Rosciglione, Mimmo Campanale, Celeste Gugliandolo. Si prosegue il 19 luglio, con Carosonamente, con il grande Peppe Servillo & Solis String Quartet. “Carosonamente” è il nuovo album di Peppe Servillo & Solis String Quartet. Dopo “Presentimento” e “Spassiunatamente”, con i quali  hanno affrontato con dovuto rispetto capolavori della canzone classica napoletana, ecco in arrivo per PEPPE SERVILLO & SOLIS STRING QUARTET il nuovo album, uscito l’anno scorso, dedicato a Renato Carosone.

Il 20 luglio, sempre nell’ Esedra della Villa Campolieto alle ore 21, Lezioni sul cervello di Giulio Maira con la Multivisione di Francesco Lopergolo. Grazie alla sua lunga attività come neurochirurgo, Giulio Maira ha studiato misteri e meccanismi del funzionamento della macchina più complessa dell’universo, il cervello: un organo che non è sede solo dell’intelligenza ma dei nostri sensi e delle emozioni più profonde. Una lezione spettacolo sulla natura del cervello umano.

Grande appuntamento nel week-end del 22 e 23 luglio: La misteriosa fiamma della Regina Loana, di Umberto Eco. Uno spettacolo di Giuseppe Dipasquale con le musiche di Giorgio Conte. La misteriosa fiamma della Regina Loana è un viaggio in prosa, musica, canzoni e illustrazioni nell’assenza: di memoria, di relazione, di identità, di consapevolezza dell’essere e di coscienza di vita. Tuttavia questa mancanza, questa Melanconia, è vissuta come un gioco di costellazioni erudite, una doppia vita di Yambo, quella della memoria semantica, che dovrebbe metterlo in connessione con la memoria episodica dove si sarebbero conservate i frame del suo vissuto, ma di cui egli sembra non serbare alcuna traccia. Nutrito il cast degli attori, Ninni Bruschetta, Viola Graziosi, Antonello Angiolillo, Cesare Biondolillo, Giulia Di Quilio, Edilige Distefano, Chiara Catalano, Gabriella Casali. A seguire, il 23 luglio, nell’ esedra della Villa Campolieto alle 19.30: Umberto Eco e la memoria. Confronto, analisi e dibattito del pubblico con la compagnia de La misteriosa fiamma della regina Loana. In un confronto di un’ora prima dello spettacolo gli attori risponderanno alle domande e alle curiosità del pubblico intervenuto a vedere la pièce della stessa sera.
Nell’ambito dei rapporti di partenariato che la Fondazione delle Ville Vesuviane e del suo Presidente Gennaro Miranda hanno intessuto con i comuni di Portici e San Giorgio a Cremano, il 24 luglio, nella splendida cornice di Villa Bruno, San Giorgio a Cremano alle ore 21, Elena tradita, di Luca Cedrola, con Viola Graziosi e Graziano Piazza, regia Graziano Piazza.
Vittima e carnefice, tra passione e razionalità, libera scelta e predestinazione, la figura di Elena incarna un mondo di contraddizioni. Contraddizioni che ne hanno fatto un personaggio che appartiene al Tempo e che vive nelle donne e negli uomini di tutti i tempi.

Si concluderà con due appuntamenti di rilievo, il 25 e 26 luglio con la danza, “SWAN” di ANNARUMMA DANCE PROJECT, in prima per il Festival delle Ville Vesuviane. Francesco Annarumma è nato a Napoli, Ha studiato presso Académie de Danse Princesse Grace”, Scuola di ballo Teatro la Scala, English national ballet school . Dopo ha iniziato a Danzare come free lance con Mauro de Candia , Giorgio Mancini , Christian cellini collaborando il Monaco dance Forum diretto Jean-Christophe Maillot.

Il 28 e 29 luglio con il teatro, sarà la volta di Edipo a Colono, di Sofocle, adattamento e regia Giuseppe Argirò. Con Giuseppe Bampieri, Micol Bampieri, Gianluigi Fogacci.
Edipo a Colono, l’ultima opera di Sofocle, rappresentata dopo la sua morte, coincide con la senilità dell’autore. Gli anni della saggezza comportano necessariamente una sintesi dell’esistenza: Edipo ormai abbacinato dall’evidenza di una verità che non è stato in grado di percepire, travolto da una realtà indecifrabile, deve ricomporre la sua identità, il suo Io irrimediabilmente dimidiato.

E per finire una grande presenza alle Ville Vesuviane: Giuseppe Zeno in Shakespeare & Cervantes in Ghost Writer di Stefano Reali, con Mariano Rigillo, Giuseppe Zeno, Ruben Rigillo. È il 1571 quando nell’ospedale di Messina, dove è ricoverato, Cervantes incontra uno strano giovane, colto e dai modi raffinati: John Florio. Fra i due s’instaura subito un dialogo. Sulle prime paiono intendersi, perché è la passione che fa aprire i cuori. Pian piano le divergenze emergono, e con esse le diverse visioni sul mestiere di scrittore. Per il futuro autore del Don Chisciotte, non v’è parola che non trovi musa ispiratrice nella realtà.

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