Narrare il patrimonio museale, ciclo di incontri a cura della Fondazione De Felice

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Dopo il successo della prima edizione, la Fondazione Ezio De Felice a Palazzo Donn’Anna, presenta il nuovo ciclo di appuntamenti di Narrare il Patrimonio museale, rassegna promossa dalla Fondazione che anche quest’anno si avvale della collaborazione scientifica del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Da ottobre 2023 fino a maggio 2024, sette incontri per attraversare e approfondire, ancora una volta, i tanti aspetti del mondo della Museografia e della Museologia.

Dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli al Museo Egizio di Torino, dal Pio Monte della Misericordia e il Tesoro di San Gennaro di Napoli, alla Stazione/Museo della metro San Giovanni a Roma, e ancora il Museo della Resistenza a Milano, il Museo Nazionale Romano fino al racconto di Carlo Scarpa a Palermo: esperti, direttori di museioperatori culturali, docenti e storici si alterneranno, in un incontro al mese, nella narrazione del nostro Patrimonio Museale, affrontando diverse tematiche relative a musei, allestimenti, tecniche, storia, tutela, comunicazione, inclusione.

La rassegna si apre, giovedì 26 ottobre ore 16.30, con l’incontro CAMPANIA ROMANA – La nuova sezione del MANN. Dopo i saluti di Marina Colonna, Presidente Fondazione Ezio De Felice, gli architetti Saverio Isola e Stefano Peyretti dello studio Isolarchitetti di Torino illustreranno il progetto allestitivo della sezione. A seguire Carmela Capaldi, professore in Archeologia classica all’Università degli Studi di Napoli Federico II, racconterà le ragioni del nuovo ordinamento scientifico. Le conclusioni sono affidate a Nadia Barrella, professore Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, e a Gioconda Cafiero, professore del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

La nuova sezione del MANN dedicata alla Campania romana accoglie circa duecento reperti provenienti dai principali centri della Campania antica, sia quelli vesuviani come Pompei ed Ercolano, sia i siti flegrei come Cuma, Baia, Pozzuoli e, ancora, i centri dell’interno come Capua, oggi Santa Maria Capua Vetere. L’obiettivo dell’esposizione è di ricostruire i contesti della prima età imperiale in tutti i loro elementi – sculture, pitture parietali, iscrizioni – così da restituire l’idea non solo dei grandi edifici in cui si svolgeva la vita pubblica, civile e religiosa, ma anche quella della committenza e dei suoi ideali di rappresentazione. In esposizione le sculture che ornavano l’anfiteatro dell’antica Capua, le sculture colossali del Capitolium di Cuma, il ciclo di affreschi della basilica di Ercolano e, sempre da Ercolano, la ricostruzione della celebre quadriga in bronzo che costituisce un vero e proprio inedito.

Il ciclo Narrare il Patrimonio Museale proseguirà poi il 23 novembre con Santo Giunta, architetto e docente in Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura della Scuola Politecnica all’Università degli Studi di Palermo. L’appuntamento sarà incentrato sull’attività di Carlo Scarpa a Palermo, gli straordinari allestimenti museali del Maestro veneziano, protagonista della cultura architettonica del XX secolo, fra Palazzo Abatellis e Palazzo Steri.

Il 7 dicembre saranno protagonisti due complessi museali napoletani: il Pio Monte della Misericordia e il Tesoro di San Gennaro per raccontare oltre le tante nuove iniziative, il progetto “ScintillArte, i giovani de La Scintilla raccontano l’arte”, iniziativa culturale di visite solidali che vede per la prima volta insieme due storiche istituzioni di Napoli. Tra gli altri, interverranno Fabrizia Paternò, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia, Laura Giusti, curatrice scientifica del Tesoro di San Gennaro, Francesca Ummarino, Direttore del Tesoro di San Gennaro.

Il 20 gennaio Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, il più antico museo al mondo dedicato alla cultura egizia, porterà la sua esperienza in campo museale.

 

Il 21 marzo Andrea Grimaldi e Filippo Lambertucci, professori in Architettura degli Interni presso il Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza, parleranno della Stazione/Museo della metro San Giovanni a Roma, un viaggio attraverso la storia nella prima stazione-museo di Roma, un unicum nel suo genere.

 

A seguire il 18 aprile l’incontro con Daniele Jalla, storico di formazione, che ha lavorato presso l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte per diversi anni, ha diretto i Musei civici e i Servizi museali della Città di Torino ed è stato Presidente di ICOM Italia International Council Of Museum, sarà incentrato sul progetto culturale del Museo della Resistenza a Milano, che offrirà al visitatore un’immagine aggiornata e complessa della Resistenza, inserendola nel contesto europeo e nel lungo periodo.

 

Infine chiude il 16 maggio il direttore Stephan Verger che disquisirà del suo Museo Nazionale Romano: un museo e quattro sedi, Terme di Diocleziano, Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Cripta Balbi, un complesso monumentale unico al mondo per le dimensioni e per l’eccezionale stato di conservazione.

 

Alla prima edizione di Narrare il Patrimonio museale (2022-2023) hanno preso parte: Fabio Fabbrizzi, Marco Albini, Andrea Canziani e Paola Ascione, Filippo Bricolo, Paolo Giulierini e Andrea Milanese, Alexander Debono, Sylvain Bellenger e Liliana Uccello, Giovanni Minucci, Francesca D’Onofrio e Gianluca Bove.

Un’esperienza che si rinnova per la Fondazione De Felice, luogo ricco di memoria del museo che ha scelto di continuare ad essere interlocutore privilegiato e unico in Campania per quanti hanno interesse a discutere di spazi, progetti e idee rivolte al mondo dei Musei.

 

Aggiornamenti del calendario degli appuntamenti su www.fondazionedefelice.it

È possibile rivedere le registrazioni degli incontri su YouTube Fondazione De Felice.

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