Sono stati trasferiti in altre strutture penitenziarie campane i tre detenuti extracomunitari promotori della rivolta scoppiata ieri al carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), che ha portato al ferimento di otto agenti della penitenziaria.
I disordini sono avvenuti al reparto “Danubio”, quello in cui sono reclusi, anche in isolamento, una cinquantina di detenuti cosiddetti “problematici” per l’ordinamento carcerario; “troppe teste calde insieme”, dice un agente che vuole mantenere l’anonimato. Sono un centinaio gli agenti in servizio al carcere casertano – anche qualcuno dei 57 indagati per i presunti pestaggi di detenuti – che si sono messi in malattia a causa dello stress; già ieri sera, in rinforzo, sono arrivati quasi un centinaio di agenti.
“Apprezziamo l’attenzione del Dap – dice il segretario regionale dell’Uspp, Ciro Auricchio – Aspettiamo ancora le scuse dei Carabinieri per la mortificazione subita con l’identificazione dei nostri agenti davanti all’ingresso del carcere”. (ANSA).