Generazioni a confronto in Tutto quello che vuoi, il nuovo film di Francesco Bruni.

- pubblicità -

a cura della D.ssa Patrizia Zinno

Francesco Bruni  regista e sceneggiatore ha presentato al pubblico del Cineforum Cinema La Perla di Napoli, il giorno 11 settembre, il suo ultimo film “ Tutto quello che vuoi”.  La visione del film è stata presentata da Giuseppe Borrone, che dal 1991 è responsabile artistico della rassegna di cinema d’autore della multisala La Perla di Napoli, presso la quale organizza periodicamente incontri con registi e anteprime di film. Francesco Bruni ha presentato alla stampa il  film a Maggio a  tre anni di distanza da Noi 4. Numeroso il cast con uno splendido Giuliano Montaldo (Giorgio),  Andrea  Carpenzano ( Alessandro) e Arturo in arte Dark Side, figlio del registra già presente in Scialla, che interpreta uno dei ragazzi che si prendono cura di un anziano poeta.

Tutto quello che vuoi” è una delle migliori commedie italiane della stagione, mettendo a confronto la generazione dei Nonni e quella dei giovani. Un  film ricco di emozioni profonde. Racconta la storia di un simpatico anziano affetto da Alzheimer con i suoi ricordi del passato, le sue memorie e tre amici senza certezze ed obiettivi.

Un’ amicizia con momenti di passeggiate al parco, tra birre e sigarette che fanno compagnia a Giorgio, ottantacinquenne, che a causa della malattia si perde continuamente tra i ricordi della guerra che affiorano  e quelli della vita reale, confusi dalla malattia. Alessandro, un ragazzo  ventidue anni, trasteverino ignorante e molto turbolento; svogliato con un rapporto dialogo con il padre inesistente,  è costretto ad accettare un lavoro come accompagnatore di quell’elegante signore, il suo primo lavoro per allontanarsi dallo sballo e dagli amici fannulloni del Bar San Calisto.

La storia nasce da una ispirazione personale, la malattia del padre del regista, prendendo spunto da un bellissimo libro “ “Poco piu di niente” di un allievo del Centro Sperimentale. Una malattia che ha lasciato tenerezza e stimolo per creare una storia ed affiancarla  alla vita dei giovani moderni di borgata.

Convivere con l’anziano  è stato per Alessandro una esperienza di intensa dolcezza umana, da cui egli ha potuto comprendere la debolezza umana ed imparare il significato della compassione. Infatti, gli anziani ammalati sono come i bambini, hanno bisogno di coccole, attenzioni e del riposino pomeridiano. Amano guardare la TV e raccontare il proprio passato. Sono pieni di amore e bontà e chiedono ai giovani, solo affetto, felicità ed un po’ di compagnia. Vivere con lui, accompagnarlo al parco e ricordandogli le medicine per la salute, per la prima volta in vita sua ha compreso che l’ Alzheimer è una malattia particolare, dove la sofferenza va condita con comprensione e solidarietà. Col passare dei giorni dalla mente un po’ smarrita dell’anziano poeta, affiora spesso un ricordo del suo passato più lontano: tracce per una vera e propria caccia al tesoro che incuriosisce progressivamente Alessandro e accende la cupidigia dei suoi amici che pensano di trovare chissà quale bottino. Un’ avventura divertente, una rocambolesca gita in Toscana il ritorno a casa a mani vuote e poi la morte di Giorgio porta a riflettere.  Alessandro Aiutare a vivere e dare serenità diventa pane quotidiano nella sua vita insignificante. Una esperienza a 360 gradi insieme al gruppo di amici, che gli insegna a vivere dentro in maniera migliore. Un finale molto commovente. Scopre finalmente i segni dell’amicizia e dell’amore i ogni situazione umana, avvicinandosi sia al padre e sia alle amicizie femminili con dolce tenerezza, momenti del Film che hanno colpito l’emotività del pubblico in sala.

Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin