Inaugurata Casa della socialità all’Arenella ma è polemica. Capodanno (Comitato Valori Collinari): solo una consegna di chiavi. Nappi (Lega): affidata ad associazione dell’assessore

Dopo 10 anni di abbandono, l’ex sottostazione elettrica ANM di via Verrotti cambia volto e diventa sede di un nuovo centro giovanile del Comune di Napoli, denominato “Casa della socialità”.

L’Assessora alle Politiche Giovanili e al Lavoro, Chiara Marciani, con la Presidente del Consiglio comunale Enza Amato, i consiglieri Fulvio Fucito, Luigi Musto e Maria Grazia Vitelli e la presidente della V Municipalità Clementina Cozzolino, ha consegnato le chiavi ai rappresentanti dell’associazione di promozione sociale “La Casa di Matteo”, con il presidente Massimo Caramanna, che curerà l’allestimento e la gestione della struttura.

L’edificio fa parte della Rete dei Centri Giovanili del Comune di Napoli in cui rientrano gli immobili destinati a diventare spazi di aggregazione per le giovani generazioni. L’APS “La Casa di Matteo” è stata scelta a seguito della pubblicazione di un avviso pubblico.

Nell’accordo che l’associazione ha formalizzato il 29 settembre scorso con il Comune di Napoli, è stato definito ciò che verrà realizzato: attività culturali, ludiche, laboratoriali, formative, di orientamento e di supporto psicologico, attività volte alla prevenzione del cyberbullismo e delle dipendenze da social. Sono previsti, inoltre, l’apertura di uno spazio dotato di postazioni PC con connessione ad internet, l’allestimento di un’area studio in cui i giovani utenti verranno supportati dai volontari dell’Associazione e l’attivazione di uno sportello di ascolto finalizzato al supporto psicologico nell’ambito delle criticità legate al fenomeno del body shaming, dell’identità di genere o sull’educazione all’affettività e alla sessualità.

All’interno del centro giovanile verranno svolte anche attività legate al tema della trasformazione digitale, con particolare riferimento alle generazioni più adulte, al fine di ridurre il gap formativo di queste ultime sulle competenze digitali.

“Con la consegna delle chiavi – ha affermato l’assessora Marciani – vogliamo sottolineare un prima e un dopo di questa struttura che, finalmente, viene messa a disposizione della comunità. La cosa importante è fare in modo che il prima possibile questi locali siano pieni di vita, di giovani, di attività. Ci auguriamo che questo possa essere un centro vitale per i nostri giovani”.

“Finalmente si volta pagina, si apre una struttura che è importante per questo quartiere e che è pronta dal 2018. Con il centro giovanile – ha sottolineato la presidente della V Municipalità, Cozzolino – diamo una risposta ai problemi di devianza e puntiamo a far stare insieme i ragazzi, allontanandoli da forme di isolamento che li portano a non esprimere la loro potenzialità e la loro creatività in modo sano”.

“Questo centro giovanile – ha anticipato il presidente dell’associazione, Caramanna – verrà aperto a tutti i ragazzi del territorio. Sarà un luogo dove poter coltivare le proprie potenzialità e stare insieme. Faremo anche formazione per ciò che riguarda il volontariato, che è un mondo importante da far scoprire ai giovani”.

” Finalmente! “Habemus Papam”- esclama ironico Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che segue fin dalla nascita, ben otto anni fa, la lunga telenovela – Un comunicato stampa diramato dalla Giunta comunale, pubblicato sul sito internet del Comune di Napoli,   annuncia nel titolo: ” Giovedì 19 ottobre inaugurazione “Casa della socialità” al Vomero”. Per inciso, la struttura, con accesso da via Verrotti 5, ricade nel quartiere dell’Arenella e non in quello del Vomero e il fatto che al Comune non sappiano neppure gli ambiti dei vari quartieri della Città la dice lunga. Comunque tornando al comunicato, dalla lettura del testo, si comprende bene che si tratta semplicemente di un’altra puntuta, non l’ultima dunque, di una vicenda che si trascina da ben otto anni. Infatti viene precisato che non si tratta dell’apertura al pubblico bensì della “consegna delle chiavi all’Assegnataria “La Casa di Matteo” “. Tutto qui. Un semplice passaggio di chiavi! Poi presumibilmente rimarrà ancora chiusa, anche perché nello scarno comunicato nulla si legge sull’eventuale apertura. In poche parole la “Casa” rimarrà al momento chiusa, solo che le chiavi per aprirla invece di averle il Comune le avrà l’affidataria “.

“Una storia che nasce da lontano – ricorda Capodanno -. La realizzazione della “Casa della socialità” nell’ambito della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, fu infatti annunciata, con grande enfasi, poco prima delle penultime elezioni amministrative, svoltesi nel mese di giugno del 2016. Fu proprio durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative, nella quale era candidato anche l’allora presidente della municipalità, che comparve uno striscione che ricopriva buona parte della facciata del fabbricato su via Menzinger, un tempo adibito a sottostazione elettrica dell’ex ATAN. Su tale striscione si leggeva che erano stati stanziati gli importi necessari per l’esecuzione dei lavori, con la delibera di Giunta comunale n. 874 del 29 dicembre 2015, con un impegno di spesa di € 366.000,00. Dalla delibera citata sono trascorsi quasi otto anni e, al momento, il giorno, a partire dal quale le associazioni e i cittadini potranno concretamente fruire di questo spazio sociale, per le finalità per le quali è stato realizzato, impegnando danaro pubblico, non è stato ancora definito “.

“L’unica cosa certa, al momento – puntualizza Capodanno – è che, per quello che è stato rinominato Centro giovanile “Casa della Socialità”, dopo che, a seguito della rinuncia della municipalità collinare, è stato assegnato all’assessorato alle politiche giovanili, domani ci sarà la consegna delle chiavi al rappresentante dell’affidataria ” Casa di Matteo” ”

“Quando poi – sottolinea Capodanno -, finalmente, dopo che sarà definito un programma operativo e dopo aver attrezzato adeguatamente la struttura, l’edificio comunale verrà finalmente aperto al pubblico, farà parte delle nuove puntate della telenovela, che possiamo solo sperare che si realizzino a breve, anche se, visti i precedenti, non c’è molto da fidarsi “.

“Chissà adesso quanto ancora si dovrà aspettare per vedere realmente attiva e a disposizione della collettività la Casa della socialità. In perfetto stile De Luca, l’amministrazione comunale di Napoli inaugura lo spazio di via Verrotti all’Arenella, ma nei fatti si tratta di un mero passaggio di chiavi all’affidatario. Dunque, è solo l’ennesimo capitolo di una vicenda che si trascina da anni e che denota non soltanto inefficacia amministrativa (lo spazio era già stato inaugurato 4 anni e mezzo fa!) ma anche continuità con la gestione ‘familiare’ di beni pubblici a cui ci aveva abituato l’ex sindaco De Magistris. È mai possibile che nell’arco di due anni la Giunta Manfredi altro non abbia saputo produrre che l’affidamento della struttura a una cordata di associazioni capitanata dalla ‘Casa di Matteo’, che ha tra i suoi storici e principali promotori l’attuale delegato comunale al Welfare e alle Politiche sociali, Luca Trapanese? Poco importa se fuoriuscito dall’associazione per ragioni di ovvia incompatibilità con la carica di assessore, i dubbi in termini di opportunità, morale e materiale, sull’affidamento, restano tutti”. Lo dichiara Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania e coordinatore cittadino di Napoli.