La mozzarella anticamorra protagonista insieme alle eccellenze campane a Spesa in Campagna.

C’è anche la mozzarella di bufala “anti-camorra” tra le specialità bio della Campania protagoniste in Veneto per la “Spesa in Campagna”, iniziativa di Cia-Agricoltori Italiani tesa a favorire il rapporto diretto tra produttore e consumatore “consapevole”. Dopo la tappa romana torna per la seconda volta a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, il tour di “Spesa in Campagna”. E questa volta con prodotti di Terra Felix. La vetrina veneta ospiterà le aziende agricole associate della Campania oggi 22 e domani 23 giugno, con i loro prodotti sani, genuini e biologici.

Protagonisti della due giorni: il cannellino rosso di Auletta, la mozzarella e la ricotta campana DOP, il carciofo bianco di Pertosa, il cacioricotta di capra, il fagiolo occhio nero e tondino bianco, nonché svariate confetture rigorosamente bio.

Tra i prodotti anche la mozzarella di bufala campana DOP della cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra”. Libera Terra è l’anima agricola delle cooperative che, sotto il segno dell’associazione Libera, gestiscono terreni e strutture confiscati alle mafie, coinvolgendo in quest’attività di rilancio produttivo altri agricoltori del Sud Italia che ne condividono gli stessi principi.

L’agricoltura biologica non è una semplice etichetta – spiega Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania e vicepresidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani ma è un modo di reinterpretare il nostro ruolo di agricoltori nonché di cittadini. Non esistono solo produttori o consumatori, siamo innanzitutto cittadini e attori sociali. La sostenibilità di quello che facciamo è dunque senz’altro economica e ambientale ma deve essere anche sociale e civica“.
Biologico, un settore in continua crescita

Nel decennio 2005-2014 le vendite al dettaglio di prodotti biologici in Europa sono più che raddoppiate, passando da 11,1 miliardi a 24 miliardi di euro. Gli italiani che consumano prodotti bio almeno una volta la settimana sono più di 13 milioni: quasi il 22% della popolazione residente, che nel primo semestre del 2016 ha fatto schizzare del 20,6% le vendite nella grande distribuzione.
Con punte in valore del 43% per vini e spumanti, del 30% per le carni, del 23% per i derivati dei cereali, ma anche di quasi il 19% per la frutta e del 15% per gli ortaggi. Nel 2015 la crescita era stata del 18,5%.
L’agricoltura biologica nel 2015 ha registrato 60mila operatori certificati, l’8,2% in più rispetto al 2014. Mentre la superficie coltivata sfiora 1,5 milioni di ettari (+7,5%).

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