Matrici di Marco Petrus, Matronato della Fondazione Donnaregina, inaugurazione sabato 24 a Palazzo Zevallos Stigliano.

MATRONATO della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee

di Napoli alla mostra Matrici di Marco Petrus (a cura di Michele Bonuomo)

inaugurazione: sabato 24 giugno ore 19:00, Le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, via Toledo 185, Napoli

fino al 3 settembre 2017

La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ha varato nel 2013 un programma di patrocinio, denominato MATRONATO, volto al riconoscimento e alla promozione di progetti (senza scopo di lucro e aventi sede in una delle seguenti regioni italiane: Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) che, per il loro valore e qualità culturale, stimolino la coesione sociale, la ricerca scientifica e umanistica, il dialogo fra diverse discipline, il supporto alla produzione e alla mediazione artistica quali fonte e stimolo di progresso collettivo.

Il MATRONATO è stato concesso alla mostra Matrici di Marco Petrus, uno dei protagonisti della pittura italiana contemporanea, a cura di Michele Bonuomo, che sarà inaugurata sabato 24 giugno ore 19:00 a Le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, sede storica della Banca Intesa Sanpaolo a Napoli dal 1898. Il progetto espositivo, realizzato in collaborazione con la Galleria M77 di Milano e corredato da un catalogo edito da Marsilio Editori con testi di Michele BonuomoMario Martone e Andrea Viliani, si articola in venticinque dipinti di grandi dimensioni.

Le opere di Petrus proseguono la decennale ricerca dell’artista tra pittura e architettura, e sono dedicati ad uno dei luoghi più emblematici e simbolici della città di Napoli: le Vele di Scampia. L’artista ha eliminato l’aspetto retorico del contesto e si è concentrato su un’indagine tutta interna alla pittura, ai limiti dell’astrazione: Petrus infatti piega anche il proprio linguaggio e il proprio approccio formale, attraverso un dialogo ravvicinato tra le tipiche raffigurazioni urbanistiche e la loro “traduzione” in puro elemento aniconico. In coerenza con il suo percorso pittorico, Petrus compie, con questa mostra, un ulteriore passo nella direzione di una progressiva e sempre più estremizzata sintesi formale del paesaggio urbano contemporaneo, che è insieme analisi metaforica dell’architettura ma anche del linguaggio pittorico stesso.

La mostra sarà visitabile fino al 3 settembre 2017 nei consueti giorni e orari di apertura de Le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano: da martedì venerdì dalle ore 10:00 alle ore 18:00 (ultimo ingresso ore 17:30); sabato e domenica dalle ore 10:00 alle ore 20:00 (ultimo ingresso ore 19:30). Apertura gratuita sabato 24 giugno dalle ore 18:00 con orario prolungato fino alle 22:00 (ultimo ingresso ore 21:30) e domenica 25 giugno dalle 10:00 alle 20:00.

Per maggiori informazioni numero verde 800.454229  info@palazzozevallos.comwww.gallerieditalia.com

Marco Petrus (Rimini, 1960). Nel 1991 presenta la sua prima mostra personale alla Galleria Noa di Milano, soggetto di riflessione ricorrente nella sua pratica pittorica, in cui architetture e soggetti urbani sono il principale tema di sperimentazione. Nel 1993 riceve il XX Premio Sulmona e il Premio San Carlo Borromeo, destinato alla rappresentazione di opere risalenti agli anni Venti, Trenta e Quaranta. Dagli anni Novanta prende parte al gruppo “Officina Milanese”, nel quale confluiscono Marco Petrus, Giovanni Frangi, Luca Pignatelli e Velasco Vitali. Successiva è l’esperienza di “Italian Factory”, gruppo che si propone di promuovere pittura e scultura italiane in un contesto nazionale e internazionale. Dal 2000 ha esposto a Santa Fe, Milano, Mosca, Venezia, New York, Londra, Roma, sia in gallerie internazionali che importanti istituzioni pubbliche (Shanghai Art Museum, Taipei Fine Arts Museum, Palazzo Reale e Triennale a Milano, Complesso del Vittoriano a Roma), continuando a concentrarsi, oltre che sul paesaggio urbano italiano, sulle architetture delle grandi capitali europee ed extraeuropee e sulle possibili costanti rappresentative della megalopoli contemporanea.