Polizia, adottata pianificazione 2020.

Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese a Napoli dove ha presieduto un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Con lei , durante l'incontro con la stampa, il sindaco Luigi de Magistris ed il prefetto Carmela Pagano, 8 novembre 2019 ANSA / CIRO FUSCO

Il Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto questa mattina al Viminale dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha adottato la pianificazione dei presidi delle Forze di Polizia per l’anno 2020.

Si tratta di un intervento previsto dalla legge n. 121 del 1981, che trova, ora, per la prima volta, concreta attuazione alla luce dell’impulso impresso con la direttiva ministeriale del 15 agosto 2017 e dopo aver avuto una preliminare condivisione in ambito sindacale lo scorso 31 luglio.

La pianificazione 2020 comprende, oltre al progetto di rimodulazione dei presidi delle 14 città metropolitane, anche singoli interventi per potenziare la presenza delle strutture di Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri nelle province di Avellino, Caserta e Cosenza.

In particolare, per le 14 città metropolitane, il lavoro ha visto come protagonisti gli attori del territorio. A seguito dell’azione svolta dai prefetti nell’ambito dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica e della successiva attività di sintesi da parte del Tavolo di coordinamento interforze presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, è stato possibile definire un assetto organizzativo delle Forze di polizia che tiene conto delle peculiarità locali, evitando sovrapposizioni ed assicurando una copertura omogenea dei territori.

Gli obiettivi sono assicurare una più efficace azione di controllo e prevenzione da parte delle Forze dell’ordine ed incrementare la percezione di sicurezza dei cittadini, specie nelle aree che presentano profili di particolare fragilità, attraverso l’istituzione di nuovi presidi o il potenziamento di quelli esistenti, considerando, non solo i tradizionali indicatori legati alla delittuosità, ma anche la presenza di insediamenti industriali, di porti, aeroporti, di infrastrutture critiche, centri per l’accoglienza di immigrati, obiettivi sensibili ecc.

“Grande soddisfazione per un lavoro complesso che si inserisce nell’ambito di una azione di rafforzamento dell’attività di prevenzione e controllo svolta dalle Forze di polizia e della loro presenza sul territorio, tenuto conto della specificità dei contesti locali in cui sono chiamate a svolgere i compiti istituzionali”, ha commentato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. “Il nuovo assetto dei presidi di polizia intende dare una concreta risposta alle esigenze di sicurezza dei cittadini, rivolgendo una particolare attenzione alle periferie urbane, e consentire un più efficace contrasto a quei fenomeni di criminalità diffusa che generano allarme sociale, operando anche attraverso lo sviluppo di maggiori sinergie con gli enti locali, volte a superare le situazioni di degrado e disagio sociale”, ha aggiunto la titolare del Viminale.