Legge regionale contro ludopatie. Ciarambino (M5S): inutile, non affronta il problema.

Una sala giochi di Slot Machine chiusa a Napoli, 21 dicembre 2013. ANSA/ CIRO FUSCO
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La Regione Campania ha da oggi una legge che prevede misure di “prevenzione e cura del disturbo da gioco d’azzardo e per la tutela sanitaria, sociale ed economica delle persone affette e dei loro familiari”.

La Regione disciplina e monitora le attività delle sale da gioco e degli spazi per il gioco attraverso la regolamentazione degli orari di esercizio e delle distanze da luoghi sensibili.

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Viene vietata la nuova apertura di attività di gioco (sale dedicate, corner, esercizi pubblici che installano apparecchi) ad una distanza dai luoghi sensibili inferiore a 250 metri e viene previsto che, per le attività già esistenti, le disposizioni regolanti le distanze non siano applicabili, a condizione che detti esercizi siano dotati o si dotino (entro 240 giorni dall’entrata in vigore della legge) di una serie di requisiti come ad esempio l’accesso selettivo all’offerta di gioco, la videosorveglianza, la partecipazione dei titolari dell’attività ai corsi di formazione previsti dalla legge.

“In Campania, secondo l’ultimo rapporto di Unioncamere, abbiamo 1.700 sale gioco, il numero più alto del Paese, seguiti dalla Lombardia che ne ha circa 950, quasi la metà. Nel 2018, secondo un’indagine della Fondazione Exodus, nella nostra regione sono stati bruciati nel gioco 4 milioni di euro, il doppio di quanto gli enti investono in welfare. Numeri drammatici, eppure oggi in consiglio regionale è stata approvata una legge che non interviene sulle sale gioco esistenti, ma soltanto su quelle che sorgeranno in futuro. Il testo approvato ha visto confluire anche buona parte della nostra proposta di legge, ma non quella che interviene sulle sale gioco e sulle sale slot attualmente esistenti, per le quali chiedevamo la delocalizzazione ad almeno 500 metri da scuole, luoghi di culto, circoli ricreativi e sportivi. In Campania abbiamo sale gioco di fronte alle scuole se non negli stessi edifici”. Così la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, in merito all’approvazione della legge su “Disposizioni per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d’azzardo e per la tutela sanitaria”.

“Questo testo non affronta il problema – sottolinea Ciarambino – ma si riferisce solo al futuro, come se i dati del gioco d’azzardo patologico in Campania non fossero già drammatici, gettando sul lastrico tantissime famiglie, molte delle quali finite sotto usura. Per questa ragione siamo stati costretti a ritirare la nostra firma dal provvedimento, pur avendo fatto confluire nel testo buona parte della nostra proposta, come i gruppi di auto e mutuo aiuto, l’istituzione di un centro di riferimento regionale contro il gioco patologico e di équipe multidisciplinari che prendano carico le persone affette e le loro famiglie. Si poteva e doveva fare molto meglio, in linea con quanto realizzato in Piemonte, Emilia Romagna e nel Lazio, dove pure governa il Pd e le cui leggi contengono misure analoghe a quelle che proponevamo per questa legge”.