Champions, Osimhen tiene a galla il Napoli

Napoli e Barcellona pareggiano 1-1 nell’andata degli ottavi di finale di Champions League disputata oggi 21 febbraio 2024. Catalani avanti con Lewandowski, pareggio di Osimhen. Il ritorno si giocherà a Barcellona il 12 marzo.

Con Calzona al debutto sulla panchina azzurra, la serata inizia in salita per il Napoli. Il Barcellona è padrone del campo in avvio, gestendo il pallone con continuità. Il baby Yamal, 16 anni e qualche mese, si rende subito pericoloso al 3′ ma non inquadra la porta. Il ragazzino ci riprova al 9′ e Meret deve metterci i pugni per respingere. Il monologo catalano prosegue al 15′ con Lewandowski, conclusione sull’esterno della rete. Il Napoli prova a trovare assetto e distanze ma concede ampi spazi per la manovra blaugrana. De Jong ha metri di campo per avviare la manovra, le punte ricevono palla con continuità.

Al 23′ serve un miracolo di Meret, che respinge d’istinto la conclusione di Lewandowski. Al 25′ si fa vivo Gundogan, il portiere del Napoli è attento. Dopo mezz’ora all’angolo, il Napoli comincia a mettere la testa fuori dal guscio. Politano e Kvaratskhelia provano a strappare, non si vedono tiri verso la porta catalana ma almeno il Barcellona deve preoccuparsi anche di difendere e il primo tempo va in archivio con maggiore equilibrio in campo.

Il Barcellona riprende il pallino del gioco in avvio di ripresa e si presenta al tiro al 49′ con Gundogan. La pressione degli ospiti aumenta, Lewandowski è sempre nel vivo della manovra e al 60′ colpisce. Il centravanti riceve palla da Pedri, evita Di Lorenzo e batte a rete: Meret non può difendere il primo palo, 0-1. Il Napoli riesce a reagire e a trovare il pareggio con la fiammata di Osimhen. Il nigeriano riceve da Anguissa, si gira e di destro fa centro: 1-1 al 75′ tra le proteste dei catalani, che reclamano per un fallo dell’attaccante.

Il gol accende il Napoli, che prova l’assedio finale con un attacco rivoluzionato: fuori Kvaratskhelia, Osimhen e Politano, dentro Lindstrom, Simeone e Raspadori. All’85’ Anguissa cerca il jolly di testa, palla sul fondo. All’88’ chance per Simeone, mira sbagliata. Prima del fischio finale, il Barcellona sfiora il vantaggio con Gundogan: finisce 1-1, verdetto rinviato al ritorno.

Nel post-partita di Napoli-Barcellona, il neo tecnico azzurro Francesco Calzona è intervenuto ai microfoni di Amazon Prime Video.

Come si sente? “Abbiamo tanto da lavorare, ma ho fatto i complimenti alla squadra perché abbiamo ritrovato la voglia di lottare. Abbiamo fatto un buon secondo tempo e un ottimo finale. E’ chiaro che a livello tattico abbiamo da fare un passo avanti. Abbiamo messo in campo giocatori proveniente dalla Coppa d’Africa che non stavano benissimo. Quando staranno meglio gli chiederò molto di più, soprattutto nella fase difensiva. Non c’era pressione davanti, abbiamo concesso cambi gioco, spazi nelle linee. Concedere tutto questo a una squadra di questo livello lo puoi pagare caro”.

Ma nel finale potevate vincere: “Nel finale la squadra ha creduto di vincere. Questo è un segnale importante, perché di solito nei finali avevano una sorta di calo. Ma lo spirito di questa squadra mi è piaciuto molto”.

La cosa che ti è piaciuta di più e quella che ti è piaciuta di meno? “Lo spirito della squadra, ho visto giocatori che hanno dato l’anima e non ci stavano a perdere contro un avversario fortissimo. Con i nostri problemi tattici siamo andati in difficoltà, c’era molto disordine in campo. Posso capire che in due giorni non si possono fare miracoli. Chi è subentrato ha messo un po’ a posto le cose perché erano freschi e hanno dato un po’ di linfa a questa squadra. Sono molto contento di chi è subentrato”.

Benissimo dal punto di vista mentale: “La prima mezz’ora abbiamo sofferto tanto per i motivi che ho detto. Poi la squadra ha reagito nel disordine ma ha reagito. Questa dote di reazione fino al 95’ contro una squadra così forte è una dote importante. Questo mi fa essere soddisfatto”.