Dimaro Folgarida è Trentino Felix, i tre scudetti del Napoli sono nati qui

In una città dove il rapporto con la scaramanzia è motivo di vita, non può passare in silenzio un dato statistico: i tre scudetti del Napoli sono stati preparati in Trentino e festeggiati con il ritiro della stagione successiva.

L’ultimo in val di Sole dove il Napoli si allena da 12 anni. Insomma tre scudetti e tre momenti di gioia. Non a caso il clima di festa simile a quello che attraversa Napoli da mesi è ora rivivibile a Dimaro Folgarida, dove anche quest’anno si allena la squadra, guidata da Rudi Garcia. Ecco spiegato perché in Val di Sole il tricolore è ovunque, una sorta di prolungamento della gioia collettiva capace di scaldare i cuori a Dimaro Folgarida a distanza di oltre due mesi dalla festa di Udine. Dopo aver centrato l’agognato scudetto.

L’inizio dell’amore tra il Napoli e il Trentino risale a quarant’anni fa, al 1985. L’inizio della storia viene scritta a Lodrone di Storo Pinzolo e Madonna di Campiglio, la casa del primo dei due scudetti azzurri. Qui Diego Armando Maradona vi arriva per la prima volta nel 1986 da campione del mondo con la sua Argentina, preparando l’annata del tricolore del Napoli.

Con Diego arrivavano anche la moglie e la figlia e poi nel 1988, dopo la delusione dello scudetto perso contro il Milan, in Trentino nasce la pace con l’allenatore Ottavio Bianchi, fondamentale per preparare la stagione della Coppa Uefa, l’ultimo trionfo azzurro in Europa. Era il 31 luglio 1988, grande tavolata nel giardino dell’Hotel Castel Lodron, 13 bottiglie di frizzantino pronte. Diego, accompagnato da Moggi, avanzò verso Bianchi e gli tese la mano.

Poi nel 1990 arrivò il ritiro di Cles, capoluogo della Val di Non, la terra delle mele e confinante con la valle di Sole. Ma l’amore per il Trentino ha avuto numerose puntate tanto che moltissime località hanno ospitato gli azzurri. Poi l’esperienza di Vipiteno e a seguire ci furono i due ritiri a Molveno, un altro nuovamente a Madonna di Campiglio e poi Lavarone, Predazzo e Folgaria.

Nel 2011 venne celebrato il matrimonio con la Val di Sole e Dimaro (oggi Dimaro Folgarida per la fusione con il paese di Monclassico) che dura tutt’ora e ha portato al terzo scudetto del Napoli nell’ultimo campionato.

La Val Di Sole ha così accompagnato i campioni azzurri, da Cavani ad Osimhen, atteso in settimana a Dimaro come tutti gli altri Nazionali che godono di qualche giorno di vacanza in più essendo stati impegnati fino a metà giugno. Tredici anni rappresentano un patrimonio importante, si va dalle corse nei boschi con Mazzarri all’impatto di Rudi Garcia nel gruppo dei campioni d’Italia. I tifosi sono pronti ad accoglierlo, in una terra che porta fortuna, dove sono nati tanti trofei: non solo gli scudetti e la Coppa Uefa ma anche le tre Coppa Italia e la Supercoppa vinta con De Laurentiis presidente.

Dimaro è una certezza e anche stavolta è a fianco degli azzurri, con il Tricolore ovunque in paese per ricordare a tutti chi sono i campioni d’Italia. Non è un caso che per osservare da vicino la Coppa tricolore ogni giorno ci sono decine di tifosi in trepida attesa fuori dalla sala dove è ospitata, a fianco del super frequentato store del Napoli.

Possiamo dirlo, noi portiamo bene al Napoli – commenta Gianni Battaiola, presidente provinciale degli Albergatori e di Trentino marketing -. Qui è nato un sistema capace di sostenere e affiancare non solo l’organizzazione dei grandi manifestazioni sportive e sociali di caratura internazionale ma anche eventi quali, ad esempio, i ritiri calcistici e i raduni tecnici delle nazionali di varie discipline sportive: pallavolo, pallacanestro, rugby… L’esperienza vissuta dai grandi atleti diventa così patrimonio anche per gli ospiti che ci scelgono per una vacanza ricca di esperienze e scoperte. E vengono fidelizzati grazie ad un territorio unico capace di abbinare tradizione e modernità: sport, sport, buon cibo, la nuovissima App che consente di scoprire tutte le novità del nostro territorio e la card con le grandi opportunità, come ad esempio la visita nei musei e la possibilità di utilizzare il servizio di trasporto pubblico”.