Gli stranieri che vivono nel capoluogo di regione sono circa 48mila, essi rappresentano il 4,9% del totale della popolazione residente in città.
I minori a Napoli rappresentano circa il 15% degli stranieri residenti.
La presenza in città non è distribuita in maniera omogenea nei diversi quartieri.
Infatti, tre immigrati su cinque si concentrano in tre Municipalità del centro storico e precisamente nella seconda (quartieri di San Ferdinando, Mercato e Pendino con circa il 22% dei residenti), nella terza (Stella e San Carlo all’Arena con circa il 16%) e nella quarta (San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale e Gianturco con circa il 22%).
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dallo Sri Lanka (ex Ceylon) con il 25,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall’Ucraina, e cinese, numerosi sono i romeni che vivono a napoli ammontano a circa duemila unità , i dominicani, polacchi pakistani e bengalesi arrivano a mille per comunità.
Numerosi sono i luoghi di culto per gli stranieri, esiste una moschea, le messe vengono celebrate nelle diverse lingue ed esistono diverse chiese orientali , numerosi sono gli esercizi commerciali gestiti da stranieri.
Nel contesto napoletano lo straniero non trova difficoltà ad integrarsi con il tessuto sociale, concludiamo il presente articolo ricordando i disagi che vengono vissuti dalla popolazione immigrata residente a Napoli come, una pubblica amministrazione poco efficiente, l’esistenza di immobili locati ad uso abitativo che non rispettano i parametri dell’agibilità ed idoneità alloggiativa, la maggior parte dei rapporti di lavoro senza copertura assicurativa ed infine si vuole fare cenno al triste fenomeno di bullismo che tocca i bambini immigrati ed in alcune occasione molti insegnanti, non adempiendo al proprio dovere, girano la testa altrove.