Gran successo per tutte le associazioni dell’accoglienza a Napoli. Per la prima volta in Italia parte l’unione di associazioni con il principio che “Uniti si vince”

Le tante persone che l’Associazione Professionale Cuochi Italiani della provincia napoletana è riuscita a convogliare al Ristorante “Villa Lucrezio” di Napoli, unitamente alle consorelle della ristorazione e ospitalità: Associazione Italiana Barman e Sostenitori, Federazione Italiana Barman, Associazione Italiana Sommelier e Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi, sono il segno per una ripresa che con volontà e gran spirito di sacrifici ed impegni lavorativi l’Apci napoletana e campana intende fortemente portare avanti.

A convalidare questi grandi intendimenti è giunto a Napoli ed in giuria anche Roberto Carcangiu, presidente nazionale del sodalizio ideatore dell’evento.

 

Alla luce dei successi di una manifestazione che ha visto in mattinata tanti partecipanti alle gare di Chef abbinate a Barman e Maître abbinate a Sommelier nelle grandi sale del “Villa Lucrezio” gremite all’inverosimile, l’Apci napoletana, ideatrice dell’evento, insieme alle altre Associazioni di categoria, sono convinte di aver intrapreso la giusta via per la valorizzazione della professionalità dei giovani in questi settori.

Entusiasmo hanno dimostrato anche i tanti spettatori accorsi per sostenere i soggetti in gara assieme ai numerosi alunni degi Ipssar campani e tanti altri giunti per godersi lo spettacolo enogastronomico, completati dalle circa 300 presenze alla cena di gala che ha chiuso la stupenda giornata del primo trofeo “RistorAzione – La passione che unisce”,

L’unione fa la forza, è un vecchio proverbio che si è soliti pronunciare ed in realtà  la prima edizione di questa kermesse ha dimostrato che bisogna crederci per riuscirci, perchè il successo è assicurato quando le cose sono ben organizzate e c’è la volontà di portarle avanti, come hanno fatto in primis lo chef  Fabio Ometo, presidente dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani della Provincia di Napoli e lo chef Arturo Fusco presidente regionale della stessa APCI  che hanno ideato la manifestazione che ha visto coinvolti e subito partecipi l’Aibes campana con il fiduciario Francesco Reder, il vice presidente nazionale Giovanni Di Somma ed il past vice presidente nazionale Alfonso Cascella, la Fib diretta in Campania da Antonio Faracca, l’Amira con il suo fiduciario della sezione napoletana Giuseppe Fraia ed il past fiduciario e Gran Maestro della Ristorazione Cav. Giuseppe Di Napoli, ed ancora l’Ais con il fiduciario della sezione Napoli Tommaso Luongo e l’esperta del buon bere Michela Guadagno, una delle figure professionali più qualificate del Mezzogiorno e delegata regionale dell’Associazione nazionale “Le Donne del Vino”.

Le emozionanti prove di cucina ed alla Lampada del mattino giudicate da due giurie composte da grandi esperti del mondo enogastronomico e del beverage hanno portato a sera, nel corso della cena, a decreatare i vincitori: per la categoria “Chef – Barman”il podio è stato conquistato da Marco Iavazzo in coppia con Luigi Sgaglione (AIBES) e per la categoria “Maître – Sommelier” vincitori sono Giuseppe Gaudino in coppia con  Andrea Cerino.

Nelle pause del momento conviviale sono stati ricordati anche  il compianto chef Massimo Esposito con la proiezione di un filmato e la consegna di un targa ricordo alla vedova e medaglie ai due figli ed altro momento significativo della solidarietà umana per il prossimo che sempre gli chef hanno avuto in serbo è stata la donazione, alla Onlus Le Fate di Arianna, di un defibrillatore, come voluto da Arturo FuscoCiro Magnacca, socio onorario dell’APCI.

Una manifestazione di gran Fair Pay condivisa anche, dalla presenza per l’intera giornata ed in qualità di coordinatore delle giurie, del giornalista enogastronomo Giuseppe De Girolamo che è addetto stampa napoletano e nazionale per il Comitato Nazionale Italiano per il Fair Play, associazione benemerita del C.O.N.I. aderente all’European Fair Play Movement, ed è anche Prefetto per la Campania dell’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, nonché penna d’Oro della Fic e socio onorario Aibes, Amira, Ada ed Ais di cui è anche sommelier professionista.

 

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