I sensi delle donne, dal 25 al 30 novembre al PAN.

locandina_133Si inaugura domani 25 novembre al Palazzo delle Arti di via dei Mille, a partire dalle ore 11, l’iniziativa “I sensi delle donne” organizzata dalla Consulta delle Elette del Comune di Napoli, presieduta da Simona Molisso, nell’ambito delle manifestazioni promosse dall’Amministrazione con il programma “Putesse essere allera” in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Sei le giornate che vedranno alternarsi al Pan esperte, operatrici delle associazioni e semplici volontarie, impegnate nei diversi appuntamenti dedicati ad ognuno dei cinque sensi che saranno esplorati dal punto di vista delle donne. Si inizia domani, dallo sguardo, mediato dalle gallerie fotografiche, a cui seguiranno i momenti delle parole, del sapore, del tocco e dell’ascolto. L’ultimo giorno, il 30 novembre, si chiuderà il ciclo di incontri con una riflessione dedicata al senso in più, il sesto, quello che tradizionalmente viene considerato una prerogativa delle persone più sensibili, quelle che sentono dentro senza bisogno di usare la vista o l’udito.

Una scelta, ha spiegato la Presidente Molisso durante la presentazione degli appuntamenti a Palazzo San Giacomo, fatta per dare voce alle donne che vogliono raccontarsi da sole, senza la mediazione delle istituzioni, non sempre presenti o, a volte, dialoganti in un modo non considerato all’altezza delle aspettative.

Nell’ambito dell’edizione 2015 del Premio Elsa Morante, l’Associazione Culturale Premio Elsa Morante -onlus-, che fa della manifestazione culturale un evento capace di abbracciare molteplici ambiti della comunicazione, della creazione e del sapere, organizza due mostre che inaugureranno al Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli, il 25 novembre, giorno dell’anniversario della morte di Elsa Morante, avvenuta esattamente trent’anni fa: la mostra pittorica di Luigi Nappa “L’isola di Arturo”, e la mostra fotografica di Eliana Esposito “Il mio sguardo ti dice”, inquadrata nell’ambito del progetto internazionale “he for she” e concepita secondo l’idea morantiana de “La Storia”, fatta prima di tutto di individualità che testimoniano le epoche, nel loro flusso di qui e ora.