Che?, il libro di Achille Bonito Oliva su Riccardo Dalisi, martedì 28 al MADRE.

cover_DalisiMartedì 28 giugno 2016, ore 18:00 (sala Re_PUBBLICA MADRE, piano terra)

Presentazione del libro d’artista “CHE?” di Riccardo Dalisi a cura di Achille Bonito Oliva

Intervengono Riccardo Dalisi e Achille Bonito Oliva, presentazione di Pierpaolo Forte e Andrea Viliani  

Museo MADRE, via Settembrini 79 Napoli

 

Martedì 28 giugno 2016, ore 18:00 (sala Re_PUBBLICA MADRE, piano terra) si terrà la presentazione del libro d’artista “CHE?” (Prearo Editore, 2016) dell’artista, architetto e designer Riccardo Dalisi a cura di Achille Bonito Oliva, con testi del curatore e di Marco Meneguzzo e Vera Agosti. Riccardo Dalisi dialogherà con Achille Bonito Oliva, introdotti dal presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee  Pierpaolo Forte e dal direttore del  MADRE Andrea Viliani. 

Per l’occasione il MADRE aprirà in via straordinaria anche la sera di martedì, abituale giorno di chiusura, dalle ore 18:00 alle 20:00.

Il libro contiene una premessa del maestro, che riflette sulla sua “esplorazione”: “L’arte è una vera sponda ancora sconosciuta, vive nell’ombra pur splendente, a volte sembra affacciarsi oltre, al di là di ogni previsione. È nello sguardo inconsapevole, nel moto naturale del “non essere”, è nella voce, nel gesto che corre ai bordi della vita”. Illustrando la ricerca del’artista sull’oggetto trovato, buttato via, sui rifiuti trasformati in opere d’arte, il saggio del curatore del volume Achille Bonito Oliva verifica il percorso che l’oggetto artistico ha realizzato nei vari decenni dai primi ready made di Duchamp fino, appunto, alle opere di Riccardo Dalisi mentre negli  altri due saggi, Marco Meneguzzo si concentra sull’attività di designer di Dalisi e sul “design fatto a mano” e Vera Agosti si focalizza sui disegni e le sculture di Dalisi e i loro protagonisti, come Totocchio, “la buffa creatura a metà strada tra Pinocchio, Totò e una caffettiera” e gli altri personaggi “freschi, candidi, ingenui, un po’ naïf eppure ricchi di splendida umanità e non privi di una certa saggezza”.