Da martedì 19 a domenica 24 il Napoli Queer Festival

Il 19 marzo parte, dai Quartieri Spagnoli, il Napoli Queer Festival, la prima rassegna teatrale napoletana dedicata all’esplorazione della cultura e delle arti performative del mondo queer, nell’accezione più ampia e inclusiva possibile. La manifestazione, realizzata da Compagnia Teatrale Enzo Moscato e da Casa del Contemporaneo, con la cura artistica di Giuseppe Affinito, fino al 24 marzo, trasformerà Sala Assoli, i Quartieri Spagnoli e altri spazi nel cuore di Napoli, in luoghi aperti, colorati, accoglienti e inclusivi, che, sganciandosi da qualsiasi legame identitario riusciranno a parlare davvero a tutti. Una molteplicità di punti di vista contribuiranno a delineare una visione dinamica e originale delle diverse identità e degli infiniti orientamenti sessuali, favorendo l’incontro di numerosi linguaggi espressivi, che spaziano dal teatro alla danza, passando per la fotografia, la musica, il cinema, il design e la letteratura fino alla performance d’arte.

L’apertura e il dialogo guideranno l’intero progetto: entreranno nel discorso di questo straordinario percorso nella cultura queer, importanti alleati culturali come il Teatro Nuovo di Napoli, il Quartiere Intelligente e il Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo.

La performance, come forma espressiva aperta e polifonica, è il medium privilegiato del Napoli Queer Festival, che pone al centro del suo percorso il dialogo tra le arti come tra le diverse possibilità d’essere. «Nell’immaginare la I edizione del festival – spiega Giuseppe Affinito – mi sono rifatto alla mia esperienza di giovane che abita questa città ma che si è confrontato anche con numerosi spazi europei. L’idea che mi porto dentro, prima di tutto da Napoli e poi dalle diverse esperienze fatte all’estero, è quella dell’apertura assoluta. Ho avuto la possibilità di confrontarmi con luoghi in cui c’era posto davvero per chiunque e la solidarietà reciproca è un punto fermo della visione di questo progetto. L’altro, invece, è il desiderio: nel contattare l3 artist3 ho chiesto loro se era possibile intercettare un reciproco desiderio di partecipazione, che non fosse individuale ma collettivo. Ho accolto proposte liberamente, cercando di capire insieme a loro quale valore potessero avere per la collettività».

6 giorni di eventi – dunque – con il coinvolgimento di circa 40  artisti chiamati a dare il proprio contributo. Il festival si compone di 25 momenti di condivisione culturale: 1 laboratorio di drammaturgia curato da Domenico Ingenito, dal titolo Playlist – Musica da camera; e ancora un’ouverture con Mariano Gallo, in arte Priscilla, la più famosa drag queen italiana e presentatrice della versione italiana di Drag Race; 2 mostre, una fotografica di Fabio Schiattarella, intitolata Out of The Cage_Beyond the Queerness e un’installazione artistica di Dario Biancullo, Agrifuturismo Trans Vesuvian Counseling, che ripensa il mercato dell’arte e del fashion fuori dai processi merciferi. Spazio di libertà e liberazione è la stand up comedy di Simonetta Musitano, la cui missione è distruggere coi suoi monologhi il sistema binario eterocispatriarcale. E ancora, 3 film con al centro della narrazione del tema dell’inclusione: tra questi, Patagonia di Simone Bozzelli, storia di formazione, educazione al desiderio e libertà che paventa una nuova forma di possesso e sottomissione; Mater Natura di Massimo Andrei, che racconta di un giovane transessuale e del suo desiderio di cambiare vita; Le favolose di Roberta Torre, documentario che vede sette amiche trans riunirsi per commemorare la loro amica Antonia, sepolta dalla  famiglia in abiti maschili. I film Patagonia e Mater Natura saranno preceduti dall’incontro con i registi; mentre il documentario Le Favolose, sarà introdotto dal focus I favolosi anni ’80 – tracce e storie del movimento di liberazione omosessuale, a cura di Francesca Saturnino (giornalista de “Il Manifesto”) con Antonia Iaia, Nicole De Leo (attrici del film Le Favolose) e Irene Serini (regista e attrice dello spettacolo Abracadabra – Incantesimi di Mario Mieli [#studio4]). Sono previsti, inoltre, 5 eventi performativi, che porteranno a Napoli artisti del panorama nazionale e internazionale, che presentano alcune delle più ardite sperimentazioni: Nina’s Radio Night delle Nina’s Drag Queen, gruppo nato all’interno del Teatro Ringhiera di Milano, formata da attori e danzatori che hanno scelto di coniugare teatro e arti performative intorno alla figura irriverente della Drag; l’attivista, performer e ricercatrice, Ilenia Caleo, che nel suo Lesbos restituisce al microfono una cartografia di manifesti trans/femministi del passato; mentre con CONCERTO, la compagnia di danza internazionale Igor x Moreno muove i primi passi nel genere della danza-canzone. E ancora Irene Serini porta a Napoli Abracadabra – Incantesimi di Mario Mieli [#studio4], un percorso teatrale diviso in tappe, che indaga il pensiero e la vita di Mario Mieli, intellettuale italiano conosciuto principalmente all’estero. A chiudere il programma del festival, sarà il concerto di NZIRIA, artista e dj queer di origini napoletane, natə e cresciutə a Ravenna, con il suo nuovo sound chiamato ‘Hard Neomelodic’, spazio di ibridazione fra Nord e Sud, musica tradizionale e contemporanea, Hardcore Gabber e Neomelodico.

Un’idea di festival, quella di Affinito, che si riconnette all’idea di festa insita nella radice della parola e che vedrà culminare le ricche giornate di eventi con serate danzanti e dj-set. 3 le proposte in Sala Assoli: Serata Spaccatacchi delle Nina’s dj-set; COCOMERO, dj-set di Silvia Calderoni; e il dj-set Zum-Zum Queer. Mentre nella serata di sabato si festeggerà al Quartiere Intelligente con È queer la festa?, che ospiterà i dj-set di Nziria e Benedetto Sicca.

Con il contributo di numeros3 artist3, il Napoli Queer Festival, si propone di esplorare pratiche e sfumature artistiche che raccontino del queer come di uno spazio culturale e politico ibrido e intergenerazionale. Un luogo neutro di cura e di consapevolezza inclusiva, in cui le relazioni sono sempre più fluide e cercano di sfuggire ad ogni forma di categorizzazione e ingabbiamento.

Hanno contribuito come partner all’iniziativa Libreria Tamu – Medio Oriente, Nord Africa e altri sud, RossoCarminioCreazioni di Carmine Russo e Capri Moonlight un brand di Wine Capri srl.

Il costo dei biglietti per gli spettacoli è 10 euro l’intero e 8 euro il ridotto (riservato a under 35 – enti e ass.ni convenzionati – CRAL – scuole di teatro – possessori card Young, e card/abbonamenti Teatro Ghirelli, abbonati Teatro Nuovo). Il costo dei film Patagonia (acquistabile oltre che a Sala Assoli anche al Teatro Nuovo) e Mater Natura è di 5 euro; mentre il costo del biglietto per Le favolose è di 3 euro. Per tutte le convenzioni e formule card-abbonamento, consultare il sito salaassoli.it

PROGRAMMA

I° GIORNO

19 MARZO ingresso libero

SALA ASSOLI ORE 19.00

OUVERTURE! INAUGURAZIONE FESTIVAL CON MARIANO GALLO/PRISCILLA

A seguire
PRESENTAZIONE MOSTRE:

OUT OF THE CAGE_BEYOND THE QUEERNESS
IDEA E REALIZZAZIONE FABIO SCHIATTARELLA COADIUVATO DA MATTIA TARANTINO

Questo lavoro è parte di un progetto a lungo termine nato da una mia intuizione a seguito della visione delle eco-sculture di Paolo Valerio. Poiché, oltre ad essere fotografo, come social worker, mi sono interessato ai gender studies, ho immaginato di poter umanizzare quei manufatti creando una connessione tra opere e persone. Successivamente a quella prima intuizione, in un percorso di soggettivazione artistica che guarda con gratitudine al passato ma che mi spinge alla curiosa e personale esplorazione di nuove mete, sono andato alla ricerca di connessioni tra i soggetti stessi, fotografati in tempi diversi a Napoli e Parigi.
Spesso mi sono interrogato su quanto fosse giusto parlare della realtà queer senza vivere questa esperienza sulla mia pelle, su quanto potessi spingermi oltre, trattando un argomento sul quale, in molti, nel mondo contemporaneo, argomentano a vario titolo e in qualche modo, a volte, usano. La risposta l’ho avuta da ogni singolo incontro, seme di conoscenza e crescita, dall’apertura ricevuta da chi mi ha dato fiducia permettendomi di entrare in regioni personali, intime.

In questo lavoro, i dittici, nascono spesso da incontri fortuiti seguiti da confronti tra fotografo e persone ritratte seguendo approcci sperimentali di ricerca laboratoriale-espressiva, ove memorie e vissuti si riconoscono e si attraversano, incidendo, anche inconsapevolmente, sulla posa, l’espressione, il messaggio di ogni singolo ritratto. Il processo creativo che si sviluppa in fase di shooting diventa stage espressivo nel quale, la presenza della camera tende ad annullarsi man mano che le suggestioni lanciate dal fotografo si concentrano, al fine di accompagnare un processo che accompagna le persone a donarsi: sono del parere che gender resta parola vuota senza un accurato lavoro di soggettivazione delle storie personali. Ogni partecipante vive a proprio modo un progressivo dialogo con la propria interiorità giungendo ad una posa che si fa icona.

I ritratti esposti raffigurano soggetti che vivono a Napoli e Parigi, persone che pur non conoscendosi tra loro appaiono pronte a danzare insieme, mantenendo la reminiscenza dei propri passi valicando beyond the queerness, appunto.

La sessione parigina di Out of the Cage è stata curata e sostenuta da Francesca Grisanti ed è attualmente in mostra a Parigi.

AGRIFUTURISMO TRANS VESUVIAN COUNSELING INSTALLAZIONE ARTISTICA DI DARIO BIANCULLO

Nel cuore antico, a Forcella, nella Sanità, a Majella si produce militanza e visione, spiritualità e bestemmie sacre. Dario Biancullo, splendido e diversa, in giro fra i decumani del centro storico di Napoli, crea link in chiave ludica e si pone come obiettivo necessario di rendere il suo Atelier, stanza laboratorio, anche uno spazio sociale, luogo Safe dove la sua pratica di Couture è anche una storia di famiglia QueeR. Come la New York di David Wojnarowicz o Richard Kern lui performa e crea. Dice: «Sono un artista, designer, costumista guidat* dall’urgenza di “autodeterminarmi per devianza” attraverso percorsi alternativi e di resistenza ai processi merciferi e industrializzati del mercato dell’arte e del fashion. Creare per me è una storia di famiglia queer dove “la famiglia “è il letto del succube e dell’incubo. Ma l’intento della costruzione di “famiglia” serve ad aprire discussioni, fra persone dissidenti, su come l’industria dell’arte e della moda costituisca stereotipi e alimenti un intero processo di denaturalizzazione del corpo e ci condizioni a ripetere, obbligatoriamente, modelli di esistenza stabiliti solo allo scopo di mantenere l’industria, e come tutto questo ci attraversi.

La “famiglia Moscato”, composta dalla compagnia teatrale di Enzo Moscato e la nuova compagnia di Joe (Giuseppe Affinito), sono per me “un nido” napoletano in cui ho lavorato. Avevo 15 anni quando vidi la prima volta Enzo pronunciare, nei panni di mamma Europa, le parole “Agrifuturismo” “Trans vesuvian counseling” nel film Mater Natura al fianco di Sara Carbone.

Dopo 20 anni attraversavo il lungo corridoio del foyer di Sala Assoli, nero ma ben illuminato, oltre il colore nero del cemento vedevo natura, aria, bellezza e risentivo quelle parole. Camminando arrivavo al palcoscenico e lì vedevo radici, alberi di ulivo, mulignan sott’uogl, nuovi germogli, odore di frutti, banane gialle, marmellat, e api regina. Erano Enzo, Peppe Affinito e anche Sara Carbone seduti ad aspettarmi e con loro avrei poi cominciato insieme a creare in teatro.

Questa famiglia nasce da un destino tradito, le origini “struggle” di Enzo Moscato, umili e difficili si trasmutano e diventano una famiglia altra, il suo essere un passo indietro all’estrema mercificazione dell’arte della scrittura e della performance, i suoi atti politici e di resistenza di vita come far parte dello storico movimento di resistenza omosessuale della fanzine il “Fuori” o come  il suo restare ancorato alla sua Napoli, raccontandola e amandola, sono per me un esempio di iperstizioni possibili di autodeterminazione per devianza. Per Enzo ho creato il nostro primo e poi diventato ora ultimo vestito di scena nel progetto teatrale Libidine violenta. Sento il famelico valore, disciplinato e indisciplinato, delle parole nella mia pratica artistica. In questo allestimento del teatro Assoli per il Queer Festival la mia creazione è più debole del motivo per cui la eseguo. La parola è movimento in un ambiente virtuale e reale».

STAND UP COMEDY DI SIMONETTA MUSITANO
Il progetto Simonetta Musitano nasce a Reggio Calabria nel 1993 da un uomo e una donna. Ma presto il duo si scioglie e lei capisce che tutti i suoi soldi verranno devoluti all’ordine degli Psicologi. Umile, spontanea, vera, artista del popolo, sembra un’eterna ventenne, il suo talento princiTale-princiPale è la spontaneità (ancora?), essere vera, umile (ma l’ha già detto), è il simbolo di chi lotta per arrivare e ce l’ha fatta, e gli Italiani lo sanno. Lei nasce attrice e morirà, spera presto. La sua missione è quella di distruggere coi suoi monologhi il sistema binario eterocispatriarcale non da fuori… ma neanche da dentro eh, di lato, un po’ più in là, metti che si vuole sedere una persona anziana, che fai? Facendo ridere ma anche estroflettere, (no in realtà è far ricredere sua madre che quel concorso da operatrice ecologica non le serviva davvero, ce la può fare a campare anche da sola, aprendo che so, un crowdfunding per trans pazze e ormonate, vedrai mamma, vedrai!)

Lei è la Pamela Prati del Pigneto: Simonetta Musitano!

 

SELEZIONE DI LIBRI E FANZINE A TEMA, CURATA DALLA LIBRERIA TAMU

MUSICA by Gregolla E RINFRESCO

 

II° GIORNO

20 MARZO

CENTRO STUDI SUL TEATRO NAPOLETANO, MERIDIONALE ED EUROPEO ORE 11-16
WORKSHOP DI DRAMMATURGIA
PLAYLIST|MUSICA DA CAMERA
A CURA DI DOMENICO INGENITO

Il workshop di drammaturgia nasce come occasione di incontro tra diverse scritture che coesistono nello stesso luogo. La cornice è un hotel immaginario dove ogni drammaturgə è chiamatə a lavorare su una singola camera e raccontare ciò che potrebbe accadere in uno spazio così piccolo, senza la possibilità di uscire. In ogni stanza i personaggi ascoltano una canzone.
Cosa accade in una camera d’albergo mentre si ascolta musica o la si canticchia?
Cosa accade in quella camera che non permette ai personaggi di uscire?
In quale momento scegliamo di dare loro parola?
La restituzione, programmata il 24 marzo in Sala Assoli, sarà la lettura dei materiali prodotti durante il laboratorio.

TEATRO NUOVO ORE 17:30
PROIEZIONE FILM E INCONTRO CON IL REGISTA SIMONE BOZZELLI, A CURA DI MARIO/MARYLOU DI MARTINO (PRODUTTORE CULTURALE E DIRETTORE ARTISTICO)
PATAGONIA
REGIA SIMONE BOZZELLI
CON ANDREA FUORTO, AUGUSTO MARIO RUSSI, ELETTRA MALLABY, ALEXANDER BENIGNI
SCENEGGIATURA SIMONE BOZZELLI, TOMMASO FAVAGROSSA
FOTOGRAFIA LEONARDO MIRABILIA
MONTAGGIO CHRISTIAN MARSIGLIA
PAESE ITALIA
DISTRIBUZIONE VISION DISTRIBUTION
DATA DI USCITA 14 SETTEMBRE 2023
GENERE DRAMMATICO
PRODUZIONE WILDSIDE, VISION DISTRIBUTION CON RAI CINEMA IN COLLABORAZIONE CON SKY
DURATA 112 MINUTI
trailer https://www.youtube.com/watch?v=Wc_kW0xEbeI

Yuri (Andrea Fuorto di Mondo Cane, Arminuta, Suburra – La serie), ragazzo rinchiuso in una vita senza scintille da una zia che lo tratta come un bambino, trova in Agostino (interpretato dall’esordiente Augusto Mario Russi), un girovago già uomo ma con lo spirito di un ragazzino, la spinta ad andarsene e a lasciarsi dietro una gabbia di troppo amore e un noioso paese della costa abruzzese. Reclutato come assistente da Agostino, animatore di feste di compleanno per bambini, sale sul suo camper e inizia una vita nomade. Lungo le strade del centro Italia, tra una sigaretta, una canna e un CD che si blocca, tra Agostino e Yuri nasce un rapporto ambiguo fatto di premi e punizioni e la promessa di un viaggio nella terra del fuoco, in Patagonia. Ma prima bisogna lavorare, guadagnare. Altrimenti come si parte? A lavorare, però, è sempre più Yuri, soprattutto quando Agostino spegne il camper in un villaggio dove si fa sempre festa a suon di techno. Così per Yuri la Patagonia diventa sempre più lontana. Il rapporto con Agostino sempre più claustrofobico, come le pareti di quel camper.

 

SALA ASSOLI ore 21

NINA’S RADIO NIGHT – DELLE NINA’S DRAG QUEEN
La compagnia Nina’s Drag Queens è formata da attori e danzatori che hanno scelto di coniugare teatro e arti performative intorno alla figura eclettica e irriverente della Drag Queen, personaggio multiforme, vera e propria maschera post-moderna.
La compagnia nasce nel 2007 al Teatro Ringhiera di Milano, e avvia un percorso di ricerca che nel tempo si è legato alla rilettura e riscoperta dei classici teatrali. Tra i loro spettacoli: Nina’s Radio Night (2011), Il Giardino delle Ciliegie (2012), DragPennyOpera (2015), Vedi alla Voce Alma (2016), Queen LeaR (2019), Le Gattoparde (2020), As you like it (2023). I loro spettacoli hanno girato l’Italia e partecipato a festival quali il Fringe di Edimburgo e Biennale Teatro di Venezia.
Tra il 2020 e il 2022 Le Nina’s hanno creato il progetto Drag Evolution, che raccoglie una serie di attività tra reale e digitale, sperimentando nuove forme espressive. Le esperienze più significative sono state la realizzazione di due spettacoli passeggiata in cuffia bluetooth, Milano Queer Tour e Botanica Queer (2023), e di un podcast, Born This Way (2023).
Le Nina’s hanno dato inoltre vita a numerosi laboratori, rivolti a chiunque – uomo o donna, professionista teatrale o amatore – voglia sperimentarsi su un palco nei panni di una drag queen, e a una comunità di amici e sostenitori, la Sorellanza.

A seguire

SERATA SPACCATACCHI – Nina’s dj-set  
Una selezione musicale per far scatenare davvero tutt*.
Un dj-set senza esclusione di tacchi, tra grandi classici della disco-music,
revival, rock, elettronica e remix di ogni “gender”.
Una festa drag, pop e colorata, con le Nina’s alla consolle!

III° GIORNO

21 MARZO

CENTRO STUDI SUL TEATRO NAPOLETANO, MERIDIONALE ED EUROPEO ORE 11-16
PLAYLIST – MUSICA DA CAMERA
LABORATORIO DI DRAMMATURGIA A CURA DI DOMENICO INGENITO

Il workshop di drammaturgia nasce come occasione di incontro tra diverse scritture che coesistono nello stesso luogo. La cornice è un hotel immaginario dove ogni drammaturgə è chiamatə a lavorare su una singola camera e raccontare ciò che potrebbe accadere in uno spazio così piccolo, senza la possibilità di uscire. In ogni stanza i personaggi ascoltano una canzone.
Cosa accade in una camera d’albergo mentre si ascolta musica o la si canticchia?
Cosa accade in quella camera che non permette ai personaggi di uscire?
In quale momento scegliamo di dare loro parola?

La restituzione, programmata il 24 marzo in Sala Assoli, sarà la lettura dei materiali prodotti durante il laboratorio.

SALA ASSOLI ORE 17:30

FILM MATER NATURA
REGIA MASSIMO ANDREI
CON MARIA PIA CALZONE, VALERIO FOGLIA MANZILLO, ENZO MOSCATO, VLADIMIR LUXURIA, FRANCO JAVARONE, LUCA WARD, FABIO BRESCIA, TERESA DEL VECCHIO, SARA CARBONE, SHANTI DUCLERCQ, ALDO DE MARTINO, GINO CURCIONE, ERMA CASTRIOTA, FRANCO RUGGIERO, TINA FEMIANO
SOGGETTO MASSIMO ANDREI, UMBERTO MASSA
SCENEGGIATURA MASSIMO ANDREI, SILVIA RANFAGNI
FOTOGRAFIA VLADAN RADOVIC
MUSICHE LINO CANNAVACCIUOLO
MONTAGGIO SHARA SPINELLA
SCENOGRAFIA LUCA SERVINO, CARLO DE MARINO
COSTUMI GIOVANNI ADDANT
EFFETTI GUIDO PAPPADÀ, SIRENAEFILM
PRODUZIONE UMBERTO MASSA PER KUBLA KHAN
DISTRIBUZIONE ISTITUTO LUCE
DURATA 94 MINUTI
GENERE COMMEDIA

trailer https://www.dailymotion.com/video/x81kf9w

Desiderio è un giovane transessuale che si prostituisce per vivere. Dopo aver conosciuto Andrea, il gestore di un autolavaggio, se ne innamora e intreccia con lui una storia intensa e passionale per cui decide di trovarsi un altro lavoro. Però Desiderio ignora il fatto che Andrea abbia una fidanzata e che stia per sposarla. Si tratta di Maria, la stessa ragazza che ha appena preso in affitto l’appartamento di proprietà dei genitori di Desiderio. Messo alle strette dalla crudeltà della vita e privato dell’affetto dei genitori, che non riescono ad accettare la sua diversità, Desiderio trova rifugio in un gruppo di personaggi eccentrici che gravitano attorno a lui. Sono loro le sole persone che senta un po’ amiche: Massimino, l’intellettuale del gruppo, Europa che soffre per l’impossibilità della maternità, e Sue Ellen, un travestito dal terribile gusto barocco e dai gusti perversi. In primavera i tre decidono di cambiare vita e di trasferirsi in campagna, alle falde del Vesuvio, per aprire un centro di agricoltura biologica che sia anche una specie di consultorio psicologico per uomini in crisi.

SALA ASSOLI ORE 21

LESBOS

PROGETTO, SCRITTURA E VOCE ILENIA CALEO
CREAZIONE SONORA MARTINA RUGGERI AKA BUNNY DAKOTA
CURA DELLO SPAZIO E DELLE LUCI ALEXANDRE ROCCOLI

PH JAKOB KHRIST
PRODUZIONE MÉNAGERIE DE VERRE DANS LE CADRE DE LA CARTE BLANCHE À ALEXANDRE ROCCOLI 2022
UNA PRIMA VERSIONE È STATA CREATE PER 100 WAYS TO SAY WE COPRODUCTION BY THEATER NEUMARKT AND GOETHE-INSTITUT/ PERFORMING ARCHITECTURE IN COLLABORAZIONE CON SALE DOCKS – VENEZIA E FLORIAN MALZACHER (2021) AMOROSI
GRAZIE A ALEXANDRE ROCCOLI, ALESSIO BONACCORSI, ÉTIENNE LETÉRRIER, FEDE MORINI

«Le lesbiche volanti sono tornate». Un manifesto poetico, l’idea di un “ionoi” transcorporeo, tattile, sensibile. Come dire noi? Immaginiamo “noi” ma in un tempo/spazio del futuro. L’acqua si alza, e frammenti di archivio arrivano diffratti da manifesti trans/femministi del passato, a ondate. L’archivio è mobile e instabile, infestato di spettri, come la nostra memoria. La fogna lesbica è la nostra infrastruttura rivoluzionaria. L’acqua pullula di sostanze tossiche e microrganismi vibranti. Nessun confine tra i nostri corpi. «essere umide è il nostro lavoro, / e noi sappiamo farlo benissimo»

memorie: Lynn Margulis | Beatrice Busi | Carla Lonzi Manifesto di Rivolta Femminile |Saffo | VNS Matrix Bitch Mutant Manifesto | Anna Tsing | Macao | Helen Hester | Xenofemminismo | Astrida Neimanis Hydrofeminism | Karl Marx + Friedrich Engels Manifesto del Partito Comunista| Valerie Solanas Manifesto SCUM | Monique Wittig | Redstockings Manifesto | Gilbert, Sapp, Tauber A symbiotic view of life | Joreen The Bitch Manifesto | Paul Preciado | Rote Zora | Marcus Rediker

A seguire

DJ SET di Silvia Calderoni COCOMERO

Una festa frocia. Un dj-set dove corpo e musica si fondono in un’unica esplosione di energia in un mash-up di elettronica, electropunk, 80’s, new wave e trash. Liquefacciamo il mondo, sudiamo ogni parola, balliamo fino a quando non ci trasformiamo in mutaforma. In pista non sarà accettato nessun atteggiamento sessista, macista, omolesbotransfobico, razzista. Cocomero è un infestate. W i colori del cocomero!

 

IV° GIORNO

22 MARZO

CENTRO STUDI SUL TEATRO NAPOLETANO, MERIDIONALE ED EUROPEO ORE 11-16

PLAYLIST – MUSICA DA CAMERA
LABORATORIO DI DRAMMATURGIA
A CURA DI DOMENICO INGENITO

Il workshop di drammaturgia nasce come occasione di incontro tra diverse scritture che coesistono nello stesso luogo. La cornice è un hotel immaginario dove ogni drammaturgə è chiamatə a lavorare su una singola camera e raccontare ciò che potrebbe accadere in uno spazio così piccolo, senza la possibilità di uscire. In ogni stanza i personaggi ascoltano una canzone.
Cosa accade in una camera d’albergo mentre si ascolta musica o la si canticchia?
Cosa accade in quella camera che non permette ai personaggi di uscire?
In quale momento scegliamo di dare loro parola?
La restituzione, programmata il 24 marzo in Sala Assoli, sarà la lettura dei materiali prodotti durante il laboratorio.

 

SALA ASSOLI ORE 21

IGOR X MORENO
CONCERTO
CREATO E INTERPRETATO DA MORENO SOLINAS E IGOR URZELAI HERNANDO
CANZONI SCRITTE DA MORENO SOLINAS
ARRANGIAMENTI E DIREZIONE MUSICALE SIMONE SASSU
COSTUMI LIBORIO CAPIZZI
PRODUTTORE MUSICALE LIVE EDOARDO ROBERT ELLIOT
PROJECT PRODUCER DAVIDE PISANO
AMMINISTRAZIONE ANNA PAOLA DELLA CHIESA
CO-PRODOTTO DA S’ALA E SOSTA PALMIZI
REALIZZATO CON FINANZIAMENTI DI MINISTERO DELLA CULTURA DIREZIONE SPETTACOLO, REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA, FONDAZIONE DI SARDEGNA

Con CONCERTO Igor x Moreno e il loro team muovono i primi passi nel genere della ‘danza canzone‘. Ispirato al genere del teatro canzone reso popolare da Giorgio Gaber, questo lavoro fonde i linguaggi della coreografia e della scrittura di canzoni, creando un’esperienza che agisce dal punto di vista sonoro, visivo ed empatico. La drammaturgia è costruita su una scaletta di brani, scritti e cantati dal vivo da Moreno Solinas e arrangiati da Simone Sassu, i cui arrangiamenti collocano lo spettacolo in un paesaggio elettroacustico.

A seguire
DJ-SET ZUMZUM QUEER

Vibes saffiche electro, tribal, d’n’b e tech(K)no antipatriarcali per un solo, unico, grande sculettamento all’unisono
From AnoAnoAnoWay, trio lello-presobene transfem, ai controlli dal 2019, approdano a Napoli:

 BADTEACHER, sarda, gattara, è amante della musica e zompetti da sempre, ma tardiva in molte altre cose, compreso l’approdo al djing. Si muove tra i banchi, i generi a base di cassa e bassline, il transfemminismo, le sorelle con cui cerca di dimenticare la Bologna che muore per trovare sottocassa un po’ d’aria da respirare.

LNRZV, romagnola, è amante dei cassoni (commestibili e non), dei ciuffi estrosi e dei nomi d’arte illeggibili. Balla male da dea su tracce scoppiettanti e travolgenti, mixate con precisione da Virgo cis-zodiacale.

 

V° GIORNO

23 MARZO

CENTRO STUDI SUL TEATRO NAPOLETANO, MERIDIONALE ED EUROPEO ORE 11-16

PLAYLIST – MUSICA DA CAMERA

LABORATORIO DI DRAMMATURGIA A CURA DI DOMENICO INGENITO
Il workshop di drammaturgia nasce come occasione di incontro tra diverse scritture che coesistono nello stesso luogo. La cornice è un hotel immaginario dove ogni drammaturgə è chiamatə a lavorare su una singola camera e raccontare ciò che potrebbe accadere in uno spazio così piccolo, senza la possibilità di uscire. In ogni stanza i personaggi ascoltano una canzone.
Cosa accade in una camera d’albergo mentre si ascolta musica o la si canticchia?
Cosa accade in quella camera che non permette ai personaggi di uscire?
In quale momento scegliamo di dare loro parola?
La restituzione, programmata il 24 marzo in Sala Assoli, sarà la lettura dei materiali prodotti durante il laboratorio. 

SALA ASSOLI ORE 17:30
INCONTRO I FAVOLOSI ANNI ‘80 TRACCE E STORIE DEL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE OMOSESSUALE
A CURA DI FRANCESCA SATURNINO (GIORNALISTA DE “IL MANIFESTO”) CON ANTONIA IAIA, NICOLE DE LEO (ATTRICI DEL FILM LE FAVOLOSE) E IRENE SERINI (REGISTA E ATTRICE DELLO SPETTACOLO ABRACADABRA – INCANTESIMI DI MARIO MIELI [#STUDIO4])
A seguire proiezione de Le favolose di Roberta Torre

LE FAVOLOSE
REGIA ROBERTA TORRE
CON PORPORA MARCASCIANONICOLE DE LEO, SOFIA MEHIELVEET SANDEHMIZIA CIULINI
GENERE DOCU-FICTION
ITALIA, FRANCIA, 2022
DISTRIBUZIONE EUROPICTURES
DURATA 74 MINUTI
USCITA CINEMA 5 SETTEMBRE 2022

trailer https://www.youtube.com/watch?v=cJIQ7c2H7tg

Le Favolose è un documentario che vede sette amiche trans riunirsi per commemorare la loro amica Antonia, anche lei trans, che è stata, però, sepolta dalla sua famiglia in abiti maschili. Questo triste evento è un’occasione di riflessione per le sette, che si ritrovano a pensare che accade spesso che le persone transessuali, quando muoiono, vengano private della loro identità e non venga rispettato il loro volere.

SALA ASSOLI ORE 21.00

ABRACADABRA – INCANTESIMI DI MARIO MIELI [#STUDIO4]
IL REGNO DELLA LIBERTÀ
IDEATO, MESSO IN SCENA, PRODOTTO DA IRENE SERINI, CATERINA SIMONELLI, ANNA RESMINI, CHRISTIAN TUBITO, MAURIZIO GUAGNETTI, COMPAGNIA IF PRANA
CON IL SOSTEGNO DI RESIDENZA ARTISTICA OLINDA

Due persone in scena, di bianco vestite. Litigano tra loro e con la tecnologia in cui sono immerse. Uno schermo triangolare, lancia immagini artistiche e tratti velatamente sconce. Chi comanda? Quanto costa? Che legame c’è tra il lavoro che stanno compiendo e la percezione del loro corpo, del loro desiderio? Come fanno a ritrovarsi nel supermarket dei sessualismi? Che legame c’è tra i soldi e una certa forma di godimento nell’utilizzarli? Che c’entra tutto questo con Mario Mieli?
E poi…
chi era Mario Mieli?

 

QUARTIERE INTELLIGENTE ORE 22.00

È QUEER LA FESTA!?
CON

NZIRIA artista e dj queer di origini napoletane, natə e cresciutə in Romagna.
Con ‘XXYBRID’, il suo album di debutto pubblicato sotto la label tedesca ‘Never Sleep’, introduce il concetto di ‘Hard Neomelodic’, uno spazio di ibridazione sonora fra temi differenti, come Nord e Sud, musica tradizionale e contemporanea, Hardcore Gabber e Neomelodico.
L’artista è resident dj di Ola Radio, i suoi set sono un’arena di sperimentazione, fra Hardcore, Jungle, Techno, Bass e naturalmente musica napoletana.
BENEDETTO SICCA, regista, drammaturgo, attore, organizzatore e Dj italiano che vive tra Napoli e Budapest. La sua azione artistica è fortemente improntata alla esplorazione delle tematiche queer e delle minoranze in una paradossale costante dialettica tra cultura e subcultura.

 

VI° GIORNO

24 MARZO
SALA ASSOLI ORE 17:00
RESTITUZIONE WORKSHOP PLAYLIST – MUSICA DA CAMERA

SALA ASSOLI ORE 21

NZIRIA LIVE PERFORMANCE CON LIGHT SHOW DI BIANCA PERUZZI

A chiudere il programma del festival, sarà un concerto di NZIRIA, artista e dj queer di origini napoletane, natə e cresciutə a Ravenna. Con un nuovo sound chiamato ‘Hard Neomelodic’, ovvero uno spazio di ibridazione fra poli remoti, come Nord e Sud, musica tradizionale e contemporanea, Hardcore Gabber e Neomelodico, in questa performance NZIRIA attinge dalla propria esperienza di artista non-binary per affrontare tematiche atemporali, quali l’alterità, la diversità e l’inclusività, rigenerando lo scenario cis-eteronormato della musica Neomelodica attraverso il dialetto napoletano e un cantato androgino, e cantando di amori queer e di tutte quelle identità non statiche ma in continuo divenire.