A Napoli è il boom dell’autonoleggio: aumenta il turismo, è un’arma a doppio taglio?

Nel corso degli ultimi anni le presenze turistiche a Napoli sono quasi raddoppiate. Tale fenomeno ha contribuito notevolmente all’aumento dei prezzi degli affitti per i cittadini, ma sono cresciute soprattutto le locazioni brevi destinate ai turisti.

Il boom è ufficiale

La città ha conquistato il secondo posto nella classifica delle città d’arte italiane dove i turisti scelgono di passare le proprie vacanze. Questi dati sono stati forniti dal Centro Studi Turistici di Firenze e dall’Associazione di tutela delle piccole e medie imprese Confesercenti. Nella panoramica generale, l’afflusso di turisti alle città d’arte, rientranti nella Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte, è passato da 93,9 milioni a 115,3 milioni di persone, crescendo quindi del ben 22,8%.

Sempre secondo il Centro Studi Turistici di Firenze, nel periodo che va dal 2010 al 2017, per quanto riguarda la città di Napoli, si è registrato un aumento del flusso turistico superiore di gran lunga del 90%.
Tali numeri ormai da anni costituiscono una normalità per Roma, ma non è assolutamente il caso di Napoli, dove ad un tale flusso non si è per nulla abituati.

Il problema, però, è sempre quello: nella maggior parte dei casi si tratta del cosiddetto turismo “mordi e fuggi”, un fenomeno che ormai da anni importuna la nostra penisola. Così, in soli due anni, il numero di strutture disponibili sulla piattaforma Airbnb è aumentato di oltre il 125%, rendendo sempre più difficile la vita ai vecchi residenti.

La città si rinnova

La crescita dell’afflusso turistico è in gran parte dovuta alle iniziative del consiglio comunale, impegnato attivamente nello sviluppo del turismo e del paesaggio del territorio napoletano. Dunque, se nei primi anni del 2000 la città veniva spesso menzionata nel contesto della crisi della raccolta dei rifiuti e delle proteste, ora la sua immagine è totalmente diversa.

In città, sono state create molte zone pedonali, sono comparsi diversi nuovi ristoranti e sono aumentati i servizi utili per i viaggiatori, come il noleggio auto degli aeroporti, come riportato da ANSA. Quest’ultimo fatto non è particolarmente inaspettato, vista la facilità con cui oggi è possibile prendere un’auto in locazione a Napoli, così come in molte altre città turistiche.

Il centro storico all’assalto

D’altro canto però, c’è il rischio che il centro storico si trasformi in una sorta di Disneyland, diventando sempre più invivibile per i suoi residenti, dato che trovare un appartamento in affitto in centro ad un prezzo ragionevole già adesso è praticamente impossibile. A prova di ciò, secondo uno studio condotto da Scenari Immobiliari, l’istituto indipendente di analisi dei mercati immobiliari, Napoli ha mostrato una maggior tenuta del numero di compravendite nel mercato residenziale, quest’ultimo diventato più caro del 15% rispetto a quanto accade a livello nazionale, come riporta. Dunque, gli immobili si vendono, ma a che prezzo?

Secondo un articolo risalente all’anno scorso de Il Sole 24 ORE, i dati sopracitati si riferiscono soprattutto alle zone centrali: piazza Amedeo, via Medina-via Cristoforo Colombo-Porto, Matter Dei-Ruggiero e Avvocata-S. Rosa. Dunque è chiaro che ad andarsene, come previsto, siano i vecchi residenti.

Per questo, qualche preoccupazione scappa già adesso. Ma soprattutto, viene da chiedersi: come reagiranno le nostre città a tali dinamiche a lungo andare?