Avvocati, l’Unione Praticanti: inaccettabile silenzio delle istituzioni.

“L’assordante silenzio dalle Istituzioni rispetto alle nostre istanze è semplicemente inaccettabile”. Questo il primo commento di Claudia Majolo, presidente Upavv in merito alle  mancate risposte delle Corti di Appello esaminatrici a fronte delle innumerevoli istanze pervenute dei praticanti avvocati. “Come esaminandi – spiega la Majolo – abbiamo richiesto alle Commissioni che si faccia luce sulle correzioni dei nostri compiti, ed in particolare, se i vari organi esaminatori si stiano o meno avvalendo della facoltà prevista dal DL rilancio, di correzione da remoto, ma al momento, a fronte di queste richieste, il comportamento delle varie commissioni è a dire poco reticente”.

In concomitanza sono vari gli emendamenti in attesa di votazione a cui il Governo non ha dato alcuna risposta. Lo stesso Esecutivo ha messo a disposizione privilegi per altre categorie professionali, ma per l’avvocatura la strada rimane sempre impervia ed incerta.

“Su Milano – incalza la Majolo – si sta procedendo a velocizzare i tempi delle sedute di correzione, tuttavia tale tempistica per il gran numero dei candidati non può essere rispettata prevedendo così che le Corti d’Appello maggiori dovranno aspettare l’esito dell’esame non nel termine delle Corti minori- previsto ma non ancora attendibile verso metà o fine luglio”.

“Non finisce qui – conclude la Presidente Majolo –  a seguito dell’incontro tenutosi qualche giorno fa a Montecitorio fra una nostra delegazione e svariati esponenti del mondo politico ed accademico, stiamo dando vita ad una serie di tavoli di confronto a livello nazionale, con la speranza che si riesca ad iniziare ad invertire la rotta a fronte di un atteggiamento, al momento totalmente indifferente, da parte del Governo e del Ministero”.