Come cambia la professione di avvocato nell’era globale e digitale, lo studio di Forbes Insight.

da Il Giornale delle Partite Iva

Rivoluzione digitale, nuovi equilibri  geopolitici e un panorama legale sempre più complesso hanno  trasformato la figura dell’avvocato, che oggi è diventato sempre più  strategico nello sviluppo del business e nella valorizzazione delle  risorse all’interno delle aziende e che si trasforma in un vero e  proprio general counsel.

Lo rivela una ricerca condotta da Forbes  Insight e dallo studio legale internazionale K&L Gates. Avere  perspicacia geopolitica e internazionale (52%),alimentare nuove  alleanze strategiche (60%),padroneggiare i rischi legali connessi con la rivoluzione digitale come cyber-security (49%) e protezione della  proprietà intellettuale (45%) sono le nuove sfide che stanno  interessando in Italia e a livello mondiale la figura dell’avvocato  che, anche a causa di un panorama legale sempre più complesso e di un  incremento del volume delle normative (94%),sta diventando sempre più per le aziende il partner più adatto per accompagnarle  nell’aggressione dei mercati emergenti e nel creare sinergie tra le  diverse divisioni aziendali.

Non più il classico avvocato alle prese con pratiche e incartamenti ma un general counsel in grado anche di avere una visione strategica del  business e del talent management. Forbes Insight, in collaborazione  con lo studio legale internazionale K&L Gates, ha condotto uno studio  su 200 general counsel per capire come stia cambiando e quali sono le  opportunità future per la professione e le aziende. Gli esperti  coinvolti rappresentano aziende multinazionali dell’industria  manifatturiera (aerospaziale e difesa, automotive, ingegneria,  metallurgia, conglomerati) per un fatturato complessivo di oltre 1  miliardo di dollari.        ”Il general counsel – afferma Giampaolo Salsi, managing partner di  K&L Gates Milano – è una delle evidenze più significative della  trasformazione del panorama legale in Italia e non solo. La survey dà  conto non solo di quali sono le sfide per i professionisti legali ma  anche di come essi stessi sono figure strategiche e trasversali,  dall’analisi dei risvolti di pertinenza giuridica delle attività di  una società al saper creare, gestire e lavorare in un team di  professionisti specializzati nelle varie aree del diritto”. Il 94%  degli intervistati ritiene che si stia assistendo a un incremento del  volume di norme e leggi ma al tempo stesso che si stia acquisendo  anche valore e significato. Il 65% avverte poi un’attitudine ad essere più orientati verso il business mentre il 54% punta l’attenzione  sull’imprevedibilità del cambiamento.

Per Thomas Laubert, Group General Counsel e Head of  Legal presso Daimler AG, ”a causa dell’incremento di regolamentazioni sempre più ampie, le aziende si trovano oggi a dover concentrare  grossi sforzi nella gestione dei rischi legali collegati con il  business: la grande sfida è quella di agire in tempo reale e con  prassi più veloci e, per questo motivo, gli avvocati oggi sono passati dall’essere semplicemente coinvolti all’essere parte attiva delle  soluzioni”. Anche la globalizzazione sta ponendo nuove sfide legali  per le aziende. Circa un’azienda su 5 si aspetta sostanziali  spostamenti di mercato, sia come localizzazione delle operazioni (15%) che come forza lavoro (22%). Le industrie del Vecchio Continente  stanno infatti sempre più abbandonando i mercati dell’Europa  occidentale per incrementare la loro presenza altrove. L’Asia, seguita da Est Europa e Medio Oriente, rappresenta il luogo principale a cui  si guarda sia come mercato (65%) che come destinazione di alcuni  servizi (58%).

In questo contesto il 77% degli esperti intervistati indica come  priorità, sotto il profilo legale, la necessità di un ambiente  regolamentare stabile e business-friendly, il tema della protezione  dei dati sensibili e delle leggi sulla privacy (73%),le questioni  relative all’antitrust e alla concorrenza (70%) e nuovi patti sulla  difesa della proprietà intellettuale (69%). ”L’ingresso in mercati  emergenti – spiega Christian zur Nedden, Head of compliance e della  tutela della proprietà intellettuale presso Continental AG – e  l’adozione di nuovi modelli di business stanno fortemente interessando il ruolo. Aggiorniamo costantemente il nostro dipartimento per  continuare a fornire costantemente alta qualità nei servizi di cui  l’azienda ha bisogno”.

Un altro fattore che sta diventando predominante nel business delle  aziende è lo sviluppo tecnologico. Praticamente tutte le società oggi  fanno massiccio uso di cloud (91%),Internet of things (90%) e  previsioni analitiche degli scenari (87%),tutti strumenti che portano con sé diversi rischi legali soprattutto per quanto riguarda la  conformità internazionale (41%),la cyber-sicurezza (39%) e la tutela  della privacy e dei dati sensibili (34%). ”La digitalizzazione sta  influenzando non solo il business ma anche gli elementi legali in  un’azienda: Daimler si sta sempre più trasformando da una tradizionale fabbrica automobilistica a un fornitore di servizi per la mobilità”,  sottolinea Laubert menzionando l’esperimento fatto da Daimler con Ibm  per lo sviluppo di Ross, uno strumento di intelligenza artificiale

La tecnologia sta trasformando anche la catena  distributiva del business. Come afferma Roberto Russo, general counsel di Cnh Industrial, ”il commercio internazionale porta le persone a  confrontarsi anche con catene distributive presenti in Paesi diversi:  questo significa non solo tenere traccia di cosa e dove è stato  spedito ma considerare anche la conformità fiscale e i requisiti  giuridici”.

Per fronteggiare questi cambiamenti, dicono gli esperti, occorre  acquisire una prospettiva internazionale che vada al di là della  giurisprudenza. Eventi come Brexit e le elezioni per la nuova  amministrazione degli Stati Uniti sollecitano lo sviluppo di  perspicacia geopolitica (52%),una comprensione dei rischi del  business (43%),un pensiero analitico prospettico (40%),una  conoscenza approfondita dell’industria (33%) e una capacità di  gestione del cambiamento (32%).

Occorre poi favorire la crescita delle aziende mediante la nascita di  alleanze strategiche (60%); lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi  (60%); la valorizzazione di revenues provenienti da mercati nuovi o  diversificati (54%); l’espansione o lo spostamento delle operazioni in altre aree geografiche (52%); fusioni e acquisizioni (38%). E infine  bisogna che ci sia una cooperazione più stretta tra le diverse aree di un’azienda.