da Il Giornale delle Partite IVA
Lo slittamento del termine per la presentazione dei documenti dello spesometro al 5 ottobre ”è la proroga che può dare l’agenzia amministrativamente, che è collegata al disservizio del sito”. Lo afferma il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, conversando con i giornalisti.
Sui tempi di sblocco del servizio, che era stato annunciato per oggi ma che ancora non è pienamente operativo, il direttore spiega che tornerà in funzione ”appena si riattiva la sicurezza del sistema su cui” lavora.
Alla domanda dei giornalisti, se ripartirà in giornata, risponde: ”E’ una domanda a cui non so rispondere”.
“Lasciare ai singoli uffici dell’Agenzia delle Entrate la decisione sull’applicabilità o meno delle sanzioni genererà ulteriore caos nella già travagliata vicenda dello spesometro”. E’ quanto affermano i due consiglieri nazionale dei commercialisti delegati alla fiscalità, Gilberto Gelosa e Maurizio Postal, commentando le indicazioni contenute nella nota diramata ieri sera, con la quale le Entrate hanno comunicato lo slittamento al 5 ottobre dei termini per l’adempimento. Rinvio che il Consiglio nazionale aveva giudicato “assolutamente insufficiente”. “Prendiamo atto delle motivazioni che hanno indotto al comunicato diffuso ieri dall’Agenzia delle Entrate – affermano Gelosa e Postal – ma siamo convinti che lasciare ai singoli Uffici della Agenzia la valutazione di merito sulla non applicazione delle sanzioni per meri errori materiali e/o nel caso in cui l’adempimento sia effettuato dopo il 5 ottobre, ma entro i 15 giorni dalla originaria scadenza, può essere solo foriero di ulteriori criticità derivanti dalle disparità di trattamento che si potranno originare su base locale”.
Per questo motivo, concludono, “ribadiamo l’assoluta ed urgente necessità di un provvedimento normativo da parte del Governo che rivisiti l’Istituto a partire dal termine di scadenza da prorogare ulteriormente, per arrivare alla totale disapplicazione delle sanzioni relativamente a questo primo invio e conseguentemente alla possibile correzione di errori o ritardi”.
“Siamo al paradosso. Mentre in Gazzetta Ufficiale veniva pubblicato il DPCM con il termine del primo invio dello spesometro spostato al 28 settembre, ieri, quasi in contemporanea, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato un’ulteriore proroga al 5 ottobre 2017”. Lo segnala Rete Imprese Italia, che “pur apprezzando l’importante presa di posizione dell’Agenzia, ritiene insufficiente l’intervento e chiede uno slittamento fino al 18 ottobre, con una proroga di almeno 20 giorni dalla scadenza del 28 settembre, in considerazione delle difficoltà incontrate dalle imprese e dagli operatori sia nella gestione dei nuovi flussi che degli scarti di forniture”.
“Non si può, infatti, ignorare che si tratta del primo invio di una così imponente mole di dati richiesti alle imprese, – sostiene – spesso con chiarimenti insufficienti o giunti all’ultimo momento e con modalità di trasmissione che appaiono non adeguate a supportare un tale flusso di informazioni. E’, dunque, necessaria una revisione complessiva del sistema di trasmissione dei dati”.
A questo punto per RETE Imprese Italia “è indispensabile un intervento del Governo e del Parlamento per garantire un’adeguata proroga e per prevedere, con norma, la non punibilità degli errori commessi per i primi invii di dati fatture e liquidazioni IVA, così come per far ritornare a cadenza annuale l’adempimento”.