Evento di inaugurazione della struttura autocostruita per Casa di Risonanza domenica 18

Maestri di Strada ONLUS, Collettivo Zero APS, Trerrote (Teatro, Ricerca, Educazione) APS, SongArt APS, Needle Napoli, e l’artista Edoardo Aruta, nell’ambito del progetto Casa di Risonanza sono lieti di annunciare l’appuntamento di domenica 18 giugno, alle ore 17:00, presso il Centro Ciro Colonna, in via Curzio Malaparte, che vedrà protagonista uno dei più importanti maestri teatrali internazionali, Eugenio Barba, insieme a Julia Varley, una delle attrici storiche dell’Odin Teatret. L’evento sarà collegato ad una prima inaugurazione della struttura multifunzionale, in fase di realizzazione, nel teatro esterno del Centro Colonna, parte anch’essa del progetto complessivo di Casa di Risonanza e progettata dagli architetti di Needle Napoli con il supporto della comunità.

L’incontro, organizzato da Maestri di Strada e Trerrote (Teatro, Ricerca, Educazione), realtà partner del progetto CRES.CO – Crescere in Competenze Comunitarie (selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile), sarà preceduto dalla proiezione del documentario “Il paese dove gli alberi volano” di Davide Barletti e Jacopo Quadri il quale racconta visionariamente l’evento con cui l’Odin trasformava l’intera città di Holstebro in Danimarca, in un’opera d’arte vivente, animata da una “comunità immaginaria e in divenire costituita di adolescenti e adulti, attori, musicisti, ballerini, spettatori e alberi volanti”.

La visione sarà l’occasione per rißettere insieme sul signiÞcato che la grande avventura teatrale e sociale dell’Odin Teatret ha avuto per la cittadina di Holstebro e per la sua comunità, divenuta, grazie alle attività culturali dellÕOdin, un crocevia internazionale di artisti e gruppi teatrali e l’opportunità di confrontare quell’esperienza con il ruolo che un centro culturale ed educativo come il Centro Ciro Colonna può avere per l’area orientale di Napoli. Eugenio Barba e Julia Varley hanno dato vita in Italia alla Fondazione Barba Varley ETS, che si impegnerà attivamente nella promozione di progetti e attività che rispecchino gli obiettivi e i valori perseguiti da loro in tutta una vita, tra queste anche la creazione di una rete di sedi itineranti della Fondazione. Anche per questo motivo l’incontro sancisce l’interesse e l’impegno della Fondazione a sviluppare anche in Italia delle iniziative affini con realtà che condividono finalità simili.
La serata vedrà intrecciarsi e susseguirsi intenti diversi: dallospettacolo “Le furberie di Scapino”, regia di R. Trano, coni giovani del laboratorio di teatro educazione; fino ad un momento di condivisione e inaugurazione della struttura polivalente pensata per trasformare gli spazi esterni del Centro Colonna.

Dalla fase di co-design, in cui sono state raccolte le istanze dei partner di progetto e dei principali attori interessati alla rigenerazione dell’area esterna del Centro Ciro Colonna, sono state rilevate su di una planimetria le peculiarità dello spazio e quelli che sono gli usi attuali e i potenziali usi futuri dell’area. Ne è emersa la volontà di attrezzare gli spazi per accogliere attività culturali, teatro, cinema, concerti e per trascorrere momenti di aggregazione sia didattica che informale.

La terza fase, di autocostruzione, promette quindi di dotare l’arena di elementi fissi e mobili per equipaggiare lo spazio e adattarlo alle diverse tipologie di eventi.

Alcuni degli spazi verdi circostanti sono stati curati, rifunzionalizzati e caratterizzati a seconda della loro posizione, seguendo i principi del dry garden e del giardino commestibile, attraverso la predilezione di piante a bassa richiesta di manutenzione e di acqua e di composizioni di piante perenni.

Il progetto, che è un tassello di una visione più ampia, fa parte della volontà di rigenerare lo spazio urbano del Centro attraverso l’autocostruzione di arredi progettati – per mezzo di un percorso partecipativo – insieme agli abitanti del territorio e tramite la rifunzionalizzazione degli spazi a partire dai bisogni della collettività, assicurandosi la manutenzione e la cura degli stessi e generando comportamenti virtuosi.