Sciopero dei taxi per 24 ore, previsto concentramento a Piazza Plebiscito

Dopo lo sciopero del trasporto pubblico locale di ieri oggi altra giornata di passione per la mobilità, oggi, martedì 10 Ottobre 2023, è previsto lo sciopero dei taxi in tutta Italia, una situazione che creerà non pochi disagi per i turisti e cittadini che abitualmente utilizzano i taxi per spostarsi in tutta la città.

Lo sciopero dei taxi durerà per 24 ore e quindi per tutta la giornata di martedì e probabilmente i tassisti potranno decidere anche di occupare simbolicamente in segno di protesta Piazza del Plebiscito.

I motivi che hanno scatenato lo sciopero del 10 Ottobre 2023 vengono chiariti da Riccardo Cacchione, coordinatore di USB Taxi, il quale ha spiegato che tra questi c’è sicuramente l’articolo 3 del Decreto Asset, approvato la scorsa settimana dal Parlamento.

In particolare, questo decreto porterebbe all’aumento delle licenze per i taxi nei Comuni Italiani e questo, secondo i sindacati, determinerebbe l’ingresso nel settore delle multinazionali, in questo modo il posto di lavoro dei tassisti potrebbe essere messo in pericolo.

Si prevede quindi un aumento delle licenze fino al 20% di quelle già rilasciate e licenze aggiuntive prorogabili fino a due anni.

Ecco le parole del segretario Nazionale dell’Orsa Rosario Galluccio:

Con lo sciopero vogliamo far capire come il ‘decreto Asset’ sia una legge piena di insidie e pericoli, perché sì si parla di un aumento del 20% delle licenze, ma bisogna fare attenzione perché al bando delle nuove licenze possono partecipare società e privati, e questo per noi rischia di avvantaggiare le multinazionali.

La Commissione di garanzia sugli scioperi, con riferimento allo sciopero nazionale riguardante il settore Taxi, nella seduta del 3 ottobre 2023, “ha preso atto della regolarità della proclamazione, in quanto rispettosa della normativa vigente”.

Lo rende noto il Garante in un comunicato.

Per quanto concerne le motivazioni e/o l’opportunità delle stesse, queste, sottolinea, “non possono essere oggetto di valutazione in quanto non attengono a profili di competenza dell’Autorità”.