A “Storie Italiane” su Rai1 il dramma della signora Antonella, 70 anni e gravemente malata che tra pochi giorni rischia lo sfratto per morosità. “Voglio morire nella mia casa, ormai mi resta poco. Il Vomero mi ha sempre voluto bene”

A “Storie Italiane” su Rai1 la drammatica vicenda della signora Antonella, anziana e malata, residente al quartiere Vomero a Napoli, che il 9 aprile rischia lo sfratto per morosità.

“Non si può vivere a proroghe, non ce la faccio più”, – esordisce la signora, ai microfoni dell’inviata della trasmissione condotta da Eleonora Daniele, sottolineando la sua condizione di salute critica e la sua solitudine– “ho tre tumori e un’aspettativa di vita di un anno, un anno e mezzo. Sto sola 24 ore su 24 seduta qua dentro, non ho possibilità, se me ne vado da questo quartiere, dove mi conoscono tutti, rimango sola e abbandonata”.

La signora ha 70 anni e risiede da circa 25 anni in una casa al Vomero. Purtroppo per una morosità pregressa il prossimo 9 aprile dovrà affrontare uno sfratto, anche se vive con una pensione di invalidità perché è molto malata e chiede di poter restare nella sua casa per il tempo che le resta da vivere.

“Ho accudito mia madre semivedente” – continuna – “poi mi sono sposata e ho accudito mio marito che è caduto a sua volta malato, entrambi morti nel 2007. Io sono una laureata, avrei potuto realizzare i miei sogni, ma ho voluto accudire mia madre e mio marito. Quando loro sono morti si sono portati con loro le loro pensioni e io sono rimasta senza un lavoro, senza una lira per poter vivere. A 55 anni ho dovuto ricominciare da capo, e ho avuto una forte depressione, sono ancora in cura al centro di igiene mentale.” Da lì è cominciata la morosità nell’affitto, che ha portato a saltare due/tre anni di pagamenti. Poi, per motivi burocratici, le istituzioni non hanno mai preso atto della situazione della donna. Nonostante abbia cercato di ottenere una rateizzazione del debito con l’aiuto di un avvocato, le sue richieste sono state ignorate o respinte.

“Io ho la voltura, con la morte del coniuge passa alla moglie. Purtroppo non ho pagato 3 anni anche perché la società che mi doveva fare il contratto è fallita. Questa società mi ha tolto il contratto e io per loro sono abusiva, ma ho la voltura di mio marito, non posso essere abusiva. Ho avuto un grande avvocato che ha girato, con me o senza di me, Comuni per chiedere la rateizzazione che non hanno mai accettato, anzi mi hanno presa in giro. Mi mandavano le carte e non me l’accettavano”.

Infine, lancia un disperato appello alle istituzioni. “È uno stillicidio, io vorrei che gli assessori al patrimonio si passassero una mano sulla coscienza, se stanno al tavolo con le loro famiglie si passino una mano… Voglio morire nella mia casa. Dal 13 dicembre fino a Natale sono stata in terapia intensiva, con enfisema polmonare, stavo già morendo.

Io ho sempre voluto pagare, ora sono 4 anni di morosità, ma per 25 anni ho pagato. Per accudire la mia famiglia sono rimasta povera. Il Vomero mi ha voluto sempre bene, mi ha portato il mangiare fino a casa non accettando una lira. Da quando ho avuto invalidità dal 2007 poi ho sempre pagato tutti. Ma devo dire sempre grazie al Vomero che mi ha aiutato. Con che coraggio mi vogliono mandare via”, conclude in lacrime.