Franceschini a Napoli: concorso per assumere 500 persone al MiBACT, si punta a quota 1000.

Nel settore dei beni culturali “non si fanno assunzioni da anni ma ora stiamo chiudendo un concorso per 500 addetti tra archeologici, storici dell’arte, bibliotecari, archivisti. Io punto ad arrivare a quota mille assunzioni”.

Lo ha detto il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, a Napoli in occasione dell’inaugurazione del Festival dello Sviluppo Sostenibile.

Franceschini ha spiegato: “Il mio ministero ha addetti di età media molto alta, con questo concorso arriveranno mille giovani di alta professionalità che porteranno una boccata d’ossigeno”.

Il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha presentato questa mattina insieme al rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Gaetano Manfredi, l’intesa per l’istituzione della Scuola di Alta Formazione biennale post laurea in Storia e filologia del manoscritto e del libro antico.

La Scuola sarà un luogo privilegiato per la formazione di esperti nelle discipline filologiche, paleografiche e codicologiche, avvalendosi dello studio diretto delle fonti manoscritte e a stampa conservate a Napoli e, più in generale, nelle biblioteche campane. Verranno fornite anche competenze tecniche e professionali nelle digital humanities e in particolare nella filologia digitale e nella conservazione e diffusione del patrimonio librario antico.

Il primo banco di prova in cui gli allievi della Scuola eserciteranno i saperi acquisiti sarà la Biblioteca dei Girolamini, dove in collaborazione con i docenti e il personale bibliotecario verranno impegnati nella realizzazione di un nuovo catalogo dei manoscritti e nella digitalizzazione del materiale librario più pregiato.

“Grazie a questa intesa – ha dichiarato Franceschini – Università e Ministero lavoreranno insieme per trasformare la biblioteca dei Girolamini, un luogo che ha delle ferite, in un simbolo di una storia di riscatto appena iniziata e destinata a un grande futuro. Positivo che la scuola di alta formazione parta da qui, un sito spettacolare per bellezza, raccolte e dimensioni che, inserito nel polo museale, potrà essere valorizzato al meglio restando il più vicino possibile alla sua vocazione originaria”.