Napoli: al Vomero è di nuovo allarme baby gang. Scendono in campo anche le mamme preoccupate per i loro figli

“Purtroppo al Vomero ci ritroviamo, anche in questo periodo, con i problemi di sempre, con una micro delinquenza e con le baby gang, ancora più agguerrite, come dimostrano i gravi episodi, che si sono verificati negli ultimi giorni, uno dei quali avvenuto nel tratto pedonalizzato di via Scarlatti, con un gruppo di ragazzi aggredito da coetanei con pugni, schiaffi e calci, come riportano le cronache. Episodi non nuovi ma che si stanno verificando con tempistiche sempre più ravvicinate. Al riguardo, a ragione della recrudescenza di questi fenomeni sono scese in campo anche le mamme, preoccupate per la sicurezza dei propri figli, che chiedono un incremento delle attività di prevenzione, anche con una maggiore vigilanza da parte delle forze dell’ordine, specialmente nelle ore serali “.

A intervenire ancora una volta sulla grave situazione è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che, oltre ad aver promosso, prima della pandemia, un flash mob, in via Scarlatti, per dire basta ad analoghi episodi delinquenziali, ha fondato sul social network Facebook un comitato contro la movida violenta e le baby gang che conta oltre 700 iscritti.

“Tra l’altro – afferma Capodanno -, questi gravi episodi ripropongono, ancora una volta, il problema di modificare la legislazione circa la punibilità dei minorenni che, rispetto ad atteggiamenti che emulano palesemente quelli dei boss della camorra, andrebbero arrestati e tenuti in appositi istituti di pena, anche a fini rieducativi, e non riaccompagnati a casa, se e quando si riesce ad acciuffarli, con al massimo una tirata d’orecchie“.

“Purtroppo – continua amareggiato Capodanno -, anche quando gli organi d’informazione riportano episodi delinquenziali del genere, essi, per un breve lasso di tempo rimangano alla ribalta delle cronache, per poi finire nel silenzio più assoluto senza che si assumano provvedimenti atti ad arginarli. Eventi che vedono, sempre con notevole frequenza, l’area collinare partenopea aggredita da teppisti e balordi, a caccia dello scontro e della rissa. Sovente, come testimoniano altri analoghi episodi accaduti anche in un recente passato, i componenti di questi gruppi di giovinastri, impropriamente denominati “baby gang”, vista l’efferatezza degli atti delinquenziali dei quali si rendono protagonisti, agiscono armati anche con mazze e coltelli “.

“Peraltro – sottolinea Capodanno – sovente accade che le persone aggredite, spaventate ma anche presumibilmente sfiduciate, sbagliando, non denunciano alle autorità preposte gli episodi di violenza che subiscono. Il Vomero rischia così di trasformarsi in una sorta di nuovo Bronx metropolitano, dove, specialmente in alcune ore della giornata, non si osserva alcuna vigilanza, pure per porre un argine al dilagare della micro delinquenza e, segnatamente, delle baby gang, sempre più arroganti e aggressive “.

“Al riguardo – conclude Capodanno – i residenti della collina partenopea auspicano da tempo che vengano, tra l’altro, ripristinate le figure del poliziotto e del carabiniere di prossimità, che sono purtroppo scompare da prima della pandemia. Fino ad oggi, gli appelli rivolti al riguardo sono rimasti inascoltati. Sicché, in mancanza di adeguati provvedimenti atti a contrastare il grave fenomeno e in assenza di un controllo del territorio puntuale e continuo esteso a tutte le ore del giorno, l’unica legge, che sembra governare in alcuni frangenti, appare quella imposta dalla micro e dalla macrodelinquenza “.

Sulla grave situazione della sicurezza nell’ambito della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, dove risiedono circa 120mila napoletani, testimoniata, tra l’altro, dagli ultimi episodi delinquenziali, Capodanno auspica interventi immediati delle autorità preposte al fine di attivare iniziative concrete per arginare e debellare segnatamente il fenomeno delle baby gang, auspicando che, al riguardo venga indetta un’apposita riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.