Non chiude le scuole, sindaco di Aversa minacciato di morte su facebook.

Dopo le offese arrivano anche le minacce di morte per il sindaco di Aversa (Caserta) Alfonso Golia, sotto attacco via social per aver tenuto aperte le scuole lunedì e martedì nonostante gli allerta meteo lanciati dalla Protezione Civile. “Se non chiudi le scuole ti accoltello” è uno dei messaggi, scritto in dialetto, inviati sulla pagina Facebook del primo cittadino, che ha deciso di tenere i messaggi lì, sulla propria bacheca, “perché voglio sollevare un tema che è sotto gli occhi di tutti: ci sono generazioni che si stanno perdendo dietro l’apparenza e la virtualità e, cosa ancor più preoccupante, dimostrano di non avere alcun rispetto né per la persona, né per l’Istituzione. La domanda che sinceramente mi pongo è se si rivolgono così a un Sindaco, come si rivolgeranno a un docente, un coetaneo, un adulto, al prossimo?”.

Golia lancia poi un appello: “Spero che l’aver pubblicato quelle frasi serva ad aprire una riflessione nelle famiglie e in città”. Perché sono la dimostrazione e lo specchio della deriva della nostra società e trattandosi di giovanissimi, il tema deve coinvolgerci tutti”.

“L’esempio – sottolinea il primo cittadino – lo diamo innanzitutto noi adulti ed è nella famiglia che si impara l’educazione, il rispetto e il senso civico”. E’ da domenica che va avanti la sequela di insulti, offese e minacce via social al sindaco, quando si era capito che le scuole sarebbe rimaste aperte ad inizio settimana; protagonisti studenti adolescenti, scatenati contro Golia. Sulla vicenda è intervenuta anche Camilla Sgambato, responsabile nazionale scuola del Pd, secondo cui “gli epiteti e le frasi ingiuriose rivolte al sindaco di Aversa Alfonso Golia, sono il segno tangibile della povertà educativa e del degrado sociale che alberga, purtroppo, in grosse fette del mondo giovanile”.

“La reazione a catena provocata dalla giusta scelta di Golia – sottolinea – lascia esterrefatti per la violenza privata ed il linguaggio scurrile e volgare, utilizzato contro il sindaco e le autorità locali da tanti giovani che sembrano dare sfogo più alle loro frustrazioni che alla comprensibile delusione per non poter restare a casa causa maltempo”. (ANSA)

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