Per agevolare la fuga di un ivoriano, poco prima fermato dagli agenti, un gruppo di connazionali ha accerchiato i poliziotti. É successo a Napoli, durante i controlli che la Polizia di Stato sta effettuando tra piazza Garibaldi e Porta Nolana. Grazie all’aiuto di altre pattuglie, inviate sul posto dalla Centrale Operativa, il fuggitivo e altri due immigrati sono stati bloccati.
I tre sono stati identificati negli uffici della Questura e poi arrestati per esistenza, oltraggio, lesioni a pubblico ufficiale e anche per danneggiamento di beni della pubblica amministrazione: una delle volanti coinvolte, infatti, ha subìto dei danni sul cofano durante la violenta colluttazione.
Quattro poliziotti, inoltre, hanno riportato contusioni multiple giudicate da sanitari guaribili in cinque giorni. Proseguono, intanto, le indagini per accertare la provenienza dei telefonini trovati in possesso degli ivoriani che domani saranno giudicati con rito direttissimo.
Giunti a Terzigno (Napoli) per un sopralluogo, gli agenti del commissariato di San Giuseppe Vesuviano sono stati aggrediti a colpi di mannaia, calci e pugni, da una famiglia di cinesi: marito, moglie e figlio rispettivamente di 47 anni, 44 anni e 22 anni, tutti regolari con permesso di soggiorno sul territorio italiano, e tutti arrestati.
In particolare la donna, che si è scagliata con particolare animosità contro i poliziotti ferendoli e rischiando di ucciderli, è stata arrestata per tentato omicidio e per porto abusivo di arma; gli altri familiari sono accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, e lesioni personali nei confronti di pubblico ufficiale. Per gli agenti lievi ferite, guaribili in sette giorni. (ANSA)