Soltanto 0-0 per il Napoli capolista contro il Verona al Maradona. Gli azzurri partono con un gran turnover in vista della sfida di Champions di martedì, e forse anche perchè con la testa all’impegno contro il Milan non riescono a scardinare l’attenta difesa degli ospiti.
Il primo tempo è fatto solo di possesso palla ed un gol annullato per un offside netto di Olivera.
Gli scaligeri rispondono con un tiro da fuori di Lasagna su cui respinge bene Meret.
Nel secondo tempo i padroni di casa prendono spazio e poco alla volta fanno entrare Kvaratskhelia, Zielinski, Osimhen e Lobotka.
Proprio il rientrante capocannoniere coglie una traversa clamorosa a Montipò battuto.
Finale di lotta, dove è il Verona ad essere pericoloso con Ngonge che arriva tutto solo in contropiede davanti a Meret per poi mettere fuori. L’assalto finale non produce altro.
Il Napoli resta primo in classifica con 75 punti a più 14 dalla Lazio seconda.
Il Verona è ancora terzultimo ma adesso a quota 23 punti e si porta a meno tre dallo Spezia su cui deve fare la corsa per la salvezza.
Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sfida casalinga contro il Verona pareggiata per 0-0.
Come giudica la qualità del possesso palla?
“Loro si sono sempre abbassati, quindi per forza devi avere una percentuale di passaggi corti alta per trovare il varco giusto. Il buco giusto, però, oggi lo abbiamo visto poche volte”.
Il possesso doveva essere più veloce?
“Il possesso va fatto con equilibrio, né veloce né lento. Quando vedi la possibilità dell’inserimento, allora devi essere veloce. Vanno scelte bene le cose e accorgersi dove bisogna scalare lo spazio”.
Gli ultimi 20 minuti sono stati positivi: è questo il Napoli che vuole vedere martedì?
“Per andare a fare quella partita, bisogna essere squadra in tutto. Una qualità che si ha solo essendo maturi e continui nell’atteggiamento. Non serve solo col Milan in Champions. All’andata, come abbiamo sbagliato una respinta e un soffocamento, loro ci hanno fatto gol”.
Al 73′ è tornato Osimhen: ha un’energia particolare?
“Ha una struttura grazie alla quale gli puoi buttare la palla addosso e va a chiudere di testa, mentre Raspadori ha una struttura differente. E’ un beniamino del pubblico e, quando entra, dà una ventata di entusiasmo a tutta la squadra. Sono giocatori che hanno troppe soluzioni per essere considerati normali”.
Che fiducia le dà aver rivisto il pubblico in questo modo?
“Loro sono fondamentali per noi. Abbiamo fatto ottime partite fuori casa anche grazie a loro: ad una squadra come la nostra, dà più forza. Con questo pubblico danno tutti di più. Oggi si sono fatti sentire, per esempio su qualche perdita di tempo. I nostri calciatori meritano l’incitamento di oggi per quanto fatto quest’anno. C’è grande affetto: forse troppo, ma è quello che si sente essendo tesserati del Napoli. Se centreremo l’impresa scudetto, rimarremo per sempre sui muri”.