Sport e inclusione sociale, l’incontro a Ponticelli.

Il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, alla XXI Festa dello Sport della Luiss, Roma, 29 novembre 2021. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Il tatami della palestra Nippon Club di Ponticelli, animato dagli allenamenti di ragazzi di età diversa, ha fatto da cornice alla presentazione del progetto Sport di tutti “Inclusione” e “Quartieri” che Sport e Salute – la Società dello Stato per la promozione dello sport – vuole far crescere in Campania.

Nel quartiere della periferia di Napoli sono stati illustrati, alla presenza del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dell’Assessore allo sport e pari opportunità del Comune, Emanuela Ferrante, del presidente e amministratore delegato di Sport e Salute S.p.A., Vito Cozzoli, e dei due “legend” Manuela Di Centa e Sandro Cuomo, i 32 progetti che in Campania hanno già coinvolto 14mila praticanti.

Si tratta di iniziative volte a favorire una maggiore inclusione, integrazione, apertura, verso tanti soggetti fragili che abitano in quartieri disagiati o in zone meno centrali, con l’obiettivo di far crescere il mondo sportivo e i suoi praticanti. “La bellezza di questa giornata siete voi ragazzi.

Questa è la festa di Sport e Salute e questi sono i valori che vogliamo veicolare – le parole di Cozzoli -. Vogliamo che lo sport sia uno strumento per crescere bene ed in modo sano. E desidero ringraziare in particolare anche gli istruttori per tutto quello che fanno per lo sport. La Campania ha risposto in modo straordinario alle iniziative di Sport e Salute, sono 200 mila i bambini coinvolti, per cui è un successo ma anche una responsabilità, abbiamo il dovere di promuovere lo sport come valore morale e sociale.”

Anche il sindaco Manfredi ha voluto lanciare un messaggio di rinascita attraverso lo sport: “Ci impegneremo al massimo per sviluppare l’attività sportiva a Napoli, per far crescere giovani campioni, e sicuramente non possiamo farlo da soli, dobbiamo farlo insieme a Sport e Salute ora. È solo lavorando insieme che si costruisce qualcosa di buono. Da soli non si diventa campioni”. (ANSA).