Istat, prezzi al consumo in aumento ad aprile, +0,2% in diminuzione rispetto al 2014.

prezzi-benzina-manovra-montiNel mese di aprile 2015, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e registra, come nei due mesi precedenti, una diminuzione su base annua pari a -0,1%, (secondo la stima preliminare, l’inflazione era nulla).

È il quarto mese consecutivo che l’indice generale registra una flessione su base annua. Ciò è dovuto al persistere dell’ampia diminuzione dei prezzi dei Beni energetici (-6,4%; era -6,5% a marzo), alla quale si sommano, ad aprile, i cali tendenziali dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-0,6%, da +0,5% di marzo), dei Servizi relativi all’Abitazione (-0,2%, da -0,1% del mese precedente) e di quelli relativi alle Comunicazioni (-0,1%, da +1,0% di marzo).

Al netto dei soli beni energetici, l’inflazione è infatti stabile a +0,6%, mentre al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” scende a +0,3% (da +0,4% del mese precedente).

L’aumento su base mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente ai rialzi – su cui incidono fattori stagionali, quali le festività pasquali – dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,0%); a contenere l’aumento è il ribasso dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-2,4%).

L’inflazione acquisita per il 2015 si azzera (era -0,1% a marzo).

Rispetto ad aprile 2014, i prezzi dei beni fanno registrare un nuovo ridimensionamento della flessione (-0,5%, da -0,6% di marzo) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,3%, da +0,5% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a marzo 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di tre decimi di punto percentuale.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una variazione congiunturale nulla e una crescita su base annua stabile allo 0,8%.

Anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non variano su base mensile e fanno registrare un tasso tendenziale nullo (come a marzo).

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,4% su base mensile e, dopo la variazione tendenziale nulla di marzo, diminuisce dello 0,1% su base annua (secondo la stima preliminare, il tasso tendenziale era pari a zero).

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su marzo e diminusce dello 0,3% su aprile 2014.