Napoli Est avrà presto la sua Casa di Risonanza, presentato il progetto.

A conclusione di un processo che prevede una trasformazione condivisa degli spazi del Centro Ciro Colonna – mediante la partecipazione di una pluralità di figure quali architetti, curatoi, artisti, artigiani, fonici, musicistoi professionisti, tecnici audio – sarà avviato il recupero dei dispositivi audio in disuso conservati all’interno del Centro e, in contemporanea, la comunità che vi gravita attorno sarà coinvolta nell’intervento di realizzazione di arredi e sculture sonore pensati per la rigenerazione dell’arena esterna e delle aree verdi.

Maestri di Strada ONLUS, Collettivo Zero APS, SongArt APS, Trerrote (Teatro, Ricerca, Educazione) e Needle Napoli presentano Casa di Risonanza, progetto vincitore dell’avviso pubblico Creative Living Lab 2022, IV edizione – Azione 1, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

L’Azione 1 è rivolta a sostenere i nuovi luoghi della cultura realizzati tramite processi di
rigenerazione urbana o di recupero di spazi dismessi o in abbandono e mediante l’iniziativa di organizzazioni no profit o gruppi informali di cittadinanza attiva.

Gli obiettivi dell’azione progettuale sono la coprogettazione e la rigenerazione dell’arena esterna del Centro Ciro Colonna, in via Curzio Malaparte, 42 – 80147 – VI Municipalità, Ponticelli – Napoli (NA). La comunitàc he frequenta il Centro sarà coinvolta in un processo che favorirà l’intersezione, il dialogo e lo scambio, valorizzando le idee e i talenti di ciascuno, fortificando la coesione della rete e moltiplicandone le potenzialità, in una proposta culturale condivisa per i giovani del territorio.

«Con “Casa di risonanza”, grazie al sostegno del Ministero della cultura, aggiungiamo
un altro tassello al funzionamento del Centro “Ciro Colonna”: la piccola e spoglia arena che per tre anni ha accolto la nostra comunità di operatori, quando i locali interni erano impraticabili, con questo progetto avrà finalmente uno spazio attrezzato a disposizione del quartiere che contribuirà a creare un nuovo paesaggio urbano, artistico e sonoro a Ponticelli. »
Cesare Moreno, Presidente di Maestri di Strada ONLUS

Il progetto, avviato alla fine del 2022 e che si concluderà la prossima estate, si suddivide in tre azioni principali: indagine, co-design e autocostruzione.
Nella prima fase di indagine sono in corso laboratori e attività finalizzati a produrre una mappatura territoriale e percettiva pensata come strumento che possa far emergere i bisogni e i desideri dei fruitori degli spazi. La raccolta dei suoni del quartiere sarà acquisita attraverso gli smartphone e la piattaforma Epicollect5*; le voci, le storie, i suoni, le musiche registrate andranno a comporre l’archivio sonoro a cui attingere per dar forma alle partiture musicali, alle basi e ai beat da utilizzare nella fase performativa del progetto.

L’intento è far in modo che gli episodi di mappatura si espandano e si allarghino, si propaghino come un’onda attraversando tutto il quartiere, rendendo Casa di Risonanza l’espediente per raccontare la propria visione della cultura, del luogo e delle persone che lo vivono.

Contemporaneamente, sospinta dalle progettualità dell’artista Edoardo Aruta – con il quale
Collettivo Zero propone di proseguire la ricerca avviata sul territorio durante il programma di residenza del festival Viale delle Metamorfosi – l’arte si fa strada – si stimolerà e fortificherà la relazione tra il Centro e il quartiere, cercando di superare idealmente i limiti e le divisioni intra lotti, attraverso esercizi di attivismo poetico, di scrittura creativa, registrazioni di suoni, voci del quartiere e brani musicali, che comporranno una narrazione sonora e corale del territorio e delle “storie” degli abitanti.

Edoardo Aruta ha inoltre intenzione di apportare una dimensione di multi-autorialità, con il
coinvolgimento di diversi autori e autrici nel corso dello svolgimento del progetto; in questa prima fase, Giuseppe Abate è il primo artista chiamato a partecipare per la presentazione di Casa di Risonanza.

Nella seconda fase di co-produzione, in via di attuazione, attraverso l’approccio collaborativo le persone coinvolte nell’intervento conosceranno gli esiti delle indagini e si esprimeranno rispetto a scenari futuri dell’area.

Seguendo poi la logica della creazione partecipata, con il supporto di SongArt e la supervisione di Edoardo Aruta, verranno autocostruiti dispositivi sonori, con i quali si avvieranno azioni di carattere performativo in sinergia con le altre associazioni che gravitano attorno al Centro, Trerrote in primis, che oltre a organizzare laboratori per la progettazione e una rassegna di eventi e laboratori di teatro-educazione, curerà la messa in scena di uno spettacolo di comunità e attività arte educative.

La riqualificazione architettonica dell’area sarà curata, nel corso della terza fase, di
autocostruzione, dal collettivo Needle che, in un processo partecipativo di agopuntura urbana, cercherà di trasformare i bisogni e i desideri raccolti nella mappatura attraverso la progettazione di aree aggregative e la realizzazione di possibili elementi di arredo urbano, frutto di feedback raccolti nelle fasi precedenti, leggeri e sostenibili, sviluppati in co-design e conformi alle logiche dell’autocostruzione. L’obiettivo sarà di riappropriarsi degli spazi sottoutilizzati del Centro Colonna e di rifunzionalizzare questi ultimi a partire dai bisogni della comunità, assicurandosi la manutenzione e la cura degli stessi e degli arredi progettati in maniera partecipata.

Oltre ad attrezzare gli spazi con la costruzione degli arredi, questa terza fase, in linea con la progettualità di Edoardo Aruta, curata da Collettivo Zero, prevede la realizzazione di un dispositivo sonoro, un sound system portatile, che sarà funzionale a sua volta alla rigenerazione degli spazi del Centro, permettendo la realizzazione di incursioni urbane di carattere musicale, in cui musicisti, Dj, partecipanti ai workshop, potranno cimentarsi pubblicamente attingendo a una selezione di campioni estratti dall’archivio dei suoni del quartiere con il fine di comporre narrazioni musicali da restituire alla comunità.

La stessa comunità che sarà invitata a supportare e a partecipare all’effettiva realizzazione delle opere attraverso workshop di autocostruzione, con la collaborazione di esperti, educatori, artisti e artigiani locali e a partecipare all’evento finale, occasione di aggregazione e intesa, oltre che di inaugurazione della zona rigenerata: la nuova Casa di Risonanza di Ponticelli.